Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Il sindaco che verrà non spezzi il dialogo avviato con Zedda»

Fonte: L'Unione Sarda
23 aprile 2019

VERSO IL VOTO. Le aspettative dei sindacati

 

Cgil, Cisl e Uil: serve continuità
Niente scherzi sui progetti già finanziati

 

 

Parola d'ordine: continuità nel dialogo. Cgil, Cisl e Uil su questo sono unanimi: negli ultimi anni tra Comune e sindacato c'è stato un «confronto continuo» sui temi amministrativi più importanti. Un confronto che «ha contribuito alla crescita della città»: l'auspicio condiviso è che, a prescindere dal colore della coalizione che vincerà le elezioni fra due mesi, questo filo non sia tagliato dal prossimo sindaco.
Fattore donna
O dalla prossima sindaca, che è in cima ai desideri di Fulvia Murru, segretaria regionale della Uil funzione pubblica: «I tempi sono maturi per l'elezione di una donna», dice. «Ovviamente - aggiunge - dovrà avere qualità, competenze ed esperienza». Un identikit ritagliato su misura? «Niente affatto. Il mio ragionamento vale per chiunque, di qualsiasi colore politico. Ci sono già in corsa diverse donne con queste caratteristiche, e potrebbero essercene altre».
La continuità, spiegano tanto Murru quanto i vertici locali di Cgil e Cisl, serve a far andare a buon fine i progetti già avviati, spendendo importanti risorse già stanziate, sbloccando cantieri, creando occasioni di lavoro e facendo crescere ulteriormente la città. «Fermarsi e ricominciare tutto da capo sarebbe un danno enorme», rimarca Murru.
Soldi da non perdere
Mimmo Contu, segretario territoriale della Cisl, insiste in particolare sull'«importanza di portare avanti il Patto per Cagliari da 313 milioni di euro: i patti finanziati dal fondo Sviluppo e coesione corrono il rischio di essere definanziati se non rispettano la tabella di marcia delle spese previste e la scadenza del 31 dicembre 2019. La disponibilità di cassa del fondo - precisa - è già stata ridotta. Occorre evitare riprogrammazioni di risorse che spostino in avanti nel tempo la spesa: un rischio molto alto quando c'è un cambio di Giunta».
Anche Carmelo Farci, Cgil, segretario generale della Camera del lavoro di Caglari, spera in un passaggio indolore. «Occorre continuare nel solco degli interventi già previsti», dice: «Piano triennale delle opere pubbliche, arredo urbano, aree da riqualificare come Is Mirrionis e Sant'Avendrace, porte d'accesso alla città. E finalmente riuscire a utilizzare a fini sociali e produttivi tanti edifici di pregio ora inutilizzati: ex ospedali, ex carcere, aree demaniali militari, ex consorzio agrario, ex mattatoio di via Po. Le esigenze sono tante, ma penso in primo luogo alla casa e all'housing sociale. La città invecchia, occorre guardare anche agli anziani».
Via Roma, «no al tunnel»
Tra le priorità indicate dal numero uno di Confcommercio Alberto Bertolotti, a Mimmo Contu della Cisl non piace l'idea di riesumare il vecchio progetto di un tunnel sotterraneo in via Roma. «Certamente non è una nostra priorità», sorride: «Invece ci preoccupa molto il porto canale. Certo, il sindaco non ha competenze in materia ma sarebbe bello vederlo in prima linea al nostro fianco, in difesa dei lavoratori e nell'ottica della zona franca». Altro? «Serve un piano per il commercio», prosegue Contu: «Soprattutto in centro si sente la mancanza di politiche in materia. Vorremmo che in via Garibaldi e via Manno si trovassero negozi aperti, ristorazione in tutto l'arco della giornata. E anche l'apertura dei monumenti dev'essere continua e garantita».
Marco Noce