Rassegna Stampa

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Lirico Cagliari: attesa per il debutto di Michele Spotti

Fonte: web cagliaripad.it
11 aprile 2019

 

 

Mendelssohn e Sibelius, un affascinante programma per il settimo appuntamento con la Stagione concertistica del Teatro Lirico di Cagliari. “Un’accoppiata azzeccata. Le due sinfonie proposte sono intanto assonanti nella costruzione architettonica. Quattro movimenti e in entrambe il terzo lento”, spiega il direttore d’orchestra Michele Spotti in un colloquio. C’è grande attesa al Teatro Lirico di Cagliari per il suo debutto.

Spotti sarà alla guida dell’Orchestra del Teatro Lirico il 12 e 13 aprile: 25 anni, originario di Cesano Maderno, in Lombardia, è considerato dalla critica tra i più promettenti giovani direttori d’orchestra italiani. “Il programma è coraggioso – afferma all’ANSA – propone anche una preziosa pagina musicale poco eseguita, la Quarta Sinfonia di Sibelius, grande occasione per poter mostrare la bontà di questa orchestra”. Si parte da Mendelssohn con l’ouverture Le Ebridi e, dopo Sibelius, si torna al grande compositore tedesco dell’Ottocento con la celebre Scozzese.

“Da un caposaldo della tradizione romantica consolidata e solida si va verso la rottura della tradizione, con Sibelius. Quasi una bomba che viene scagliata contro la tonalità – aggiunge il direttore – a dimostrazione che la musica non si può imbrigliare in un involucro chiuso perchè sono infinite le nuances e le potenzialità che riesce a esprimere”. Una serata che si annuncia carica di bellezza e emozioni. “I due brani di Mendelssohn sono legati a un viaggio – spiega ancora Spotti – il compositore ha cercato di trasferire in musica i colori, i suoni e le suggestioni di una natura straordinaria tra elementi onomatopeici e rimandi al linguaggio mitologico e al folclore scozzese”. Non nasconde l’emozione per il debutto a Cagliari. “Mi sono trovato di fronte a una straordinaria Orchestra che migliora di produzione in produzione. In queste prime ore di prova sono rimasto colpito dalla professionalità, dallo spirito di ricerca e dalla bellezza del suono che riesce a produrre. E’ la migliore orchestra che ho diretto”.