Rassegna Stampa

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Pais, primo presidente leghista: “Dobbiamo tenere uniti i Quattro mori”

Fonte: web sardiniapost.it
10 aprile 2019

 Pais, primo presidente leghista: “Dobbiamo tenere uniti i Quattro mori”

La Sardegna ha il primo presidente del Consiglio regionale leghista della sua storia. L’algherese Michele Pais, avvocato classe ’74, pochi minuti dopo la votazione in Aula è stato accolto dal presidente uscente, Gianfranco Ganau, per il passaggio di consegne. L’esponente del Pd ha consegnato la campanella dell’Aula e la spilla coi Quattro mori, simbolo della Regione. Sulla giacca, però, il nuovo numero uno dell’assemblea di via Roma ha la spilla di Alberto da Giussano, simbolo della Lega. “Il simbolismo per me è importante – ha commentato, mostrando la cravatta indossata per il grande giorno – il logo è dell’Aeronautica militare a cui sono molto affezionato per questioni familiari, per mio padre, ma anche io sono pilota“. Ganau, sorridendo, gli ha ricordato che – per il ruolo che ricopre – ora dovrà rappresentare i simboli dell’Isola. “Sono sardo, sono algherese: la Sardegna è un continente, un unicum – ha assicurato – questa bandiera (riferendosi ai Quattro mori, ndr.) ce l’ho spillata nel cuore“.

 

Avvocato civilista in possesso di brevetto da elicotterista anche con volo notturno, Michele Pais arriva da Alleanza nazionale e ha esordito nel Consiglio comunale di Alghero nel 2002 con la prima Giunta Tedde, col secondo mandato è stato anche assessore al Bilancio e poi è rimasto all’opposizione coi sindaci Lubrano e Bruno. Ora non sa ancora se dovrà dimettersi o potrà concludere il suo diciottesimo anno in Consiglio comunale ad Alghero e racconta di essersi avvicinato alla Lega a novembre del 2017. “Il primo incontro era stato col senatore Volpi, ora sottosegretaro alla Difesa, poi sono stato tenuto in stabulazione, come si fa con le cozze, sino a giugno 2018. Le elezioni politiche sono avvenute  a marzo e, nonostante avessi un percorso politico trasparente, sono stato tenuto in osservazione per nove mesi – ha spiegato il primo presidente del Carroccio nell’Isola -. La prima cosa che mi è stata detta dall’onorevole Zoffili è stata ‘Sappi che tu non sarai candidato alle elezioni regionali’. Ma io ho aderito alla Lega per puro spirito ideale, sono entrato come un boyscout con lo zainetto. Poi gli eventi hanno fatto sì che sia stata necessaria la mia candidatura. Questo per dire non l’ho ricercata, così come non ho cercato questo incarico”.

Pais arriva da Alghero e si lamenta per la scarsa considerazione del suo territorio che c’è stata in questi anni. A chi ha sottolineato il fatto che la legislatura Pigliaru fosse a forte trazione sassarese, ha risposto che nei fatti questo non sia emerso. “Sono amante della politica, amo infinitamente il mio territorio, la mia città e ho sempre difeso i diritti del mio territorio che troppo spesso è stato dimenticato – ha concluso il presidente-pilota del Consiglio regionale – uno dei mie obiettivi sarà quello di riequilibrare la Sardegna e tenere uniti i Quattro mori: non devono essere uniti solo nella bandiera, ma anche nella realtà”.

Marcello Zasso