VIA CASTIGLIONE. Saltate le zolle di erba sintetica nel terreno di gioco comunale

Pronto un milione di euro ma la procedura è ferma da mesi 

«Ho il sostegno del Credito sportivo, l'iter burocratico va avanti al Comune senza alcun problema eppure io continuo a buttare soldi inutilmente». Nel febbraio 2017 l'imprenditore Pasquale Cossu ha rilevato il “Consorzio calcio 2000”: con un project financing da un milione di euro era convinto di rimettere a posto il campo di via Castiglione. «E ora, viste le dimissioni del sindaco, dovrò aspettare la nuova Giunta». Perché, nonostante le carte siano in regola, spiega Cossu, occorre che il project financing passi attraverso il voto del Consiglio comunale. E il campo resta in condizioni disastrose: tantissime zolle sono saltate, in particolare in un'area di rigore. Tutte le squadre che giocavano le loro gare in quel campo sono state costretto al trasferimento.
La vicenda
Una storia che inizia nel 2002 quando il Comune siglò la convenzione con il “Consorzio” cui fu affidata la concessione per 4 anni. Prima della scadenza, nel 2005, un rinnovo: il “Consorzio” intendeva sistemare il prato in erba sintetica al posto del fondo in terra battuta. E il Comune decise di prolungare la concessione, portata a 15 anni dalla data di inizio di ammortamento del mutuo.
La richiesta
Dopo una decina d'anni, il campo in sintetico ha cominciato a mostrare qualche problema. E il “Consorzio” ha chiesto al Comune un ulteriore rinnovo per altri 15 anni, proprio per rifare il campo. Richiesta negata: 4 anni fa l'assessore allo Sport Yuri Marcialis spiegò che il concessionario «avrebbe dovuto progettare e realizzare un impianto con una durabilità pari ad almeno la durata della concessione e del mutuo».
Il futuro
Nel 2017 Cossu ha rilevato il “Consorzio”. «Con il project financing da un milione di euro», spiega, «oltre al rifacimento del campo a 11 sono previsti quattro spogliatoi e campi da calcetto». Il progetto, spiega Cossu, ha superato l'iter. «Proprio come ha fatto il Cagliari calcio per il nuovo stadio». Solo che manca qualche passaggio. «Il project financing va a gara. Potrebbe vincere anche qualcun altro: io, a parità di offerta, ho il diritto di prelazione».
Marcello Cocco