Rassegna Stampa

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Comunali a Cagliari, Truzzu incoronato: moderati in rivolta e chat di fuoco nel centrodestra

Fonte: web Castedduonline.it
2 aprile 2019

Comunali a Cagliari, Truzzu incoronato: moderati in rivolta e chat di fuoco nel centrodestra

“Hanno deciso: il candidato è Truzzu”. Gelo dei Riformatori: “E’ uno scherzo”? Anche l’Udc sul piede di guerra: ora il rischio è quello di ripercussioni sulla giunta Solinas. Braccio di ferro anche tra Zedda e Pd: tensione anche nel centrosinistra. Allo studio l’ipotesi di un rinvio delle comunali a ottobre


Truzzu candidato alle comunali da Salvini, Berlusconi e Meloni. Ma Riformatori, Udc e gli altri alleati del centrodestra esclusi dalle trattative protestano. E ora sono sul piede di guerra e si complica la trattativa per la formazione della giunta regionale.

Troppe candidature per la carica di sindaco di Cagliari in occasione delle prossime comunali. E così i leader nazionali del centrodestra Salvini, Berlusconi e Meloni hanno tagliato la testa al toro. Nella spartizione delle prossime amministrative il capoluogo sardo è finito nelle mani di Fdi che aveva come candidato il consigliere regionale, ed ex presidente della circoscrizione di Sant’Elia, Paolo Truzzu.

Ma la nomina ha scatenato il malcontento nel centrodestra. Non tanto per il nome (Truzzu è stimato nel mondo politico sardo e il suo impegno nell’opposizione alla giunta Pigliaru è stato ampiamente riconosciuto) quanto per le modalità. Intanto i dirigenti del centrodestra sardo sono stati tutti all’oscuro. È caduto dalle nuvole Eugenio Zoffili, coordinatore sardo della Lega. All’oscuro anche Cappellacci (che aveva in rosa la consigliera regionale Alessandra Zedda, l’ex consigliere regionale Edoardo Tocco e il presidente di Confindustria Alberto Scanu) alle prese con la corrente interna a Forza Italia a lui ostile che gli aveva già imputato di non aver fatto abbastanza per imporre un candidato forzista alle regionali. E anche il governatore Solinas è ora in difficoltà nel gestire la vicenda caduta nel bel mezzo delle (complicate) trattative per la formazione della giunta regionale. Ma soprattutto la decisione cade sulla testa di tutti gli altri alleati del centrodestra: Riformatori e Udc in testa, esclusi dalle trattative.

Circola una ricostruzione degli eventi: la notizia sarebbe stata diffusa venerdì sera verso le 19 sulla chat dei consiglieri regionali del centrodestra. Mittente del messaggio Salvatore Deidda, deputato Fdi e braccio destro della leader del partito Giorgia Meloni. Il suo sarebbe stato un sms secco: “Paolo Truzzu è il candidato sindaco, è stato deciso così”, poi aggiunge, “tra poco leggerete la notizia sui giornali”.

La news avrebbe poi scatenato la reazione soprattutto dei moderati come i Riformatori e Udc, di fatto esclusi dalle trattative e gli animi si sono infiammati. Un esponente dei Riformatori, che a Cagliari puntano sull’ex consigliere comunale Giorgio Angius che ha già tappezzato mezza città coi propri manifesti, ha attaccato “mi auguro che sia uno scherzo”, per poi proseguire aggiungendo che “sta al tavolo regionale esprimersi al riguardo e non esiste che decidiate per noi”.

I moderati avrebbero minacciato di correre da soli e c’è chi teme che se i Riformatori non dovessero ottenere l’assessorato alla Sanità in Regione (che dovrebbe finire alla Lega pronta a nominare il dentista Nieddu amico del senatore leghista De Martini) potrebbero perfino riconsiderare le modalità di appoggio alla giunta di Solinas. Il centrodestra è al lavoro per placare gli animi. Sia in Regione, sia per le comunali: l’obiettivo è comporre i contrasti al tavolo regionale e arrivare a una soluzione condivisa.

Circola poi l’ipotesi di uno slittamento delle comunali a ottobre. Potrebbe aiutare il centrodestra a risolvere il rebus. Ma non solo. Perché anche nel centrosinistra la situazione è bloccata e qualche mese in più di tempo sarebbe oro colato, soprattutto dopo il tremendo ko di febbraio, anche per sperare in qualche scivolone di Salvini al Governo e di Solinas in Regione. Il centrosinistra deve decidere se fare le primarie o meno. Ma il Pd ha fatto sapere che non parteciperà a tavoli di coalizione prima di aver individuato un nome in grado di mettere d’accordo tutte le correnti del partito. Solo allora si potrà parlare di primarie. Non è un mistero che i dirigenti dem stiano tentando di convincere il consigliere regionale Piero Comandini a scendere in campo. Al momento le primarie registrano solo due adesioni: quella dell’ex assessora comunale all’Urbanistica Francesca Ghirra, proposta da Campo Progressista, e l’autocandidatura dell’ex consigliere comunale Pd Matteo Lecis Cocco Ortu.