Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Il centrodestra non si spaccherà: Truzzu è vincente»

Fonte: L'Unione Sarda
1 aprile 2019

Piergiorgio Massidda, ex senatore, approva la scelta della coalizione per le Comunali di Cagliari

«Il centrodestra non si spaccherà: Truzzu è vincente» 

 

«Paolo Truzzu supererà anche l'esame del tavolo regionale, chiunque lo conosca lo apprezza come uomo e come politico». Piergiorgio Massidda è un veterano. Sulla designazione del coordinatore di Fratelli d'Italia per la candidatura a sindaco di Cagliari decisa ad Arcore da Matteo Salvini, Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni si dice ottimista. Cinque legislature da parlamentare di Forza Italia, consigliere comunale uscente, Massidda, 62 anni, è in piena campagna elettorale ma giura che non sarà un protagonista. «Ora faccio da consulente ai tanti amici che mi chiedono se, dove e con chi candidarsi».
Tornando a Truzzu: lo hanno imposto dall'alto. Era mai capitato?
«Tutti sono stati imposti nel centrodestra come nel centrosinistra perché quando c'è una ricchezza di candidati ci si rivolge agli organi superiori».
I Riformatori vogliono Giorgio Angius.
«Angius è una persona eccellente, ma i Riformatori hanno sempre avuto grande equilibrio e il problema si risolverà».
Oppi (Udc) aspettava un confronto.
«Ci sono dei riti della politica che la gente non capisce».
Quali?
«Stanno decidendo le cose in Regione e ognuno alza il prezzo, pretende pari dignità. Anche Oppi ha sempre dimostrato equilibrio».
Cappellacci voleva un candidato di Forza Italia.
«Ci stava, ma prevedo che dovrà rinunciarci».
Il centrodestra si spaccherà?
«No, Truzzu è un'ottima scelta. Ha capacità, equilibrio ed è leale».
Lei chi avrebbe voluto?
«Non avevo un'idea».
Un uomo o una donna?
«Non è questione di sesso, ma di serietà e capacità».
Le hanno chiesto di candidarsi a sindaco?
«Moltissimi, ma con la mia storia è normale».
Chi gliel'ha chiesto?
«Non gli amici, loro mi hanno detto di starne lontano e dedicarmi ad altro».
Ha rifiutato, è sicuro?
«Sicuro. Lo devo ai 641 che nel 2016 si sono candidati nelle mie liste e hanno perso. Stavolta aiuto loro».
E se le offrissero un posto da assessore?
«Non accetterei, ci sono tanti che hanno bisogno di fare questa esperienza».
A quale partito appartiene?
«Non mi riconosco in nessuno. Sono orgoglioso di aver partecipato a fondare Forza Italia e di essere stato uno dei massimi dirigenti del Partito repubblicano».
Tre qualità necessarie al futuro sindaco.
«Coraggio, competenza e amore per la città».
Le priorità in agenda.
«Creare lavoro incentivando gli investimenti, rilanciare un progetto serio per il commercio e per il turismo e bloccare l'esodo dei giovani verso l'hinterland».
Perché il 24 febbraio a Cagliari Zedda ha vinto?
«Tutti pensavano che non avrebbe abbandonato: non conviene andare contro chi comanda».
Contrario alle sue dimissioni?
«Sì, non ho ancora capito perché l'abbia fatto. Per rispetto non voglio pensare che sia per interessi economici».
I cagliaritani hanno gradito?
«Per strada avverto molta delusione soprattutto tra i suoi sostenitori».
Chi la spunterà?
«Truzzu, perché il sardo va sempre in soccorso del vincitore».
Mariella Careddu