Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Caccia al branco di randagi Pescatori costretti a rinchiudersi in auto per sfuggire agli animali

Fonte: L'Unione Sarda
1 aprile 2019

GIORGINO

. Sta meglio l'operatore culturale attaccato sabato da due cani

Caccia al branco di randagi Pescatori costretti a rinchiudersi in auto per sfuggire agli animali 

Il branco ha colpito più volte. I cani randagi da parecchi mesi presidiano il litorale di Giorgino. Le segnalazioni alla Polizia municipale sono arrivate numerose: pescatori costretti a rifugiarsi in auto per evitare di essere aggrediti, coppiette in fuga e appassionati di foto che si sono messi in salvo all'ultimo momento. A Matteo Corbatto, 41 anni operatore culturale, non è andata bene: sabato all'alba è stato attaccato da due randagi. Si è salvato per miracolo, difendendosi grazie alle tecniche delle arti marziali. È ancora ricoverato in ospedale al Brotzu: «Sto meglio anche se dolorante. I medici mi tengono sotto controllo», spiega. Intanto anche ieri gli agenti della Municipale e gli uomini del canile Dog Hotel di Chinarello hanno cercato, senza fortuna, i due animali.
Le ultime aggressioni
Nell'agosto del 2017 due ragazzi hanno rischiato di essere sbranati nel tratto di spiaggia davanti all'ex carcere minorile. Otto cani avevano accerchiato la coppia che aveva raggiunto Giorgino per scattare qualche foto: i due giovani si erano salvati rinchiudendosi in auto. Il capobranco era salito anche sul cofano della vettura. Poi i ragazzi erano riusciti ad allontanarsi dal tratto della vecchia Statale 195 portandosi dietro quei terribili momenti di paura. L'anno scorso un'altra aggressione, quella volta qualche chilometro più avanti, a La Maddalena spiaggia. In quell'occasione un cane è stato catturato dagli uomini di Chinarello. Ne sono rimasti in libertà altri. Uno, secondo le segnalazioni, si sarebbe allontanato: non si sa che fine abbia fatto. Un altro circa un mese fa è stato rintracciato e bloccato. Ne restano in giro almeno altri due, quasi sicuramente i randagi entrati in azione sabato mattina.
L'allarme
Da mesi gli agenti della sezione ambientale stanno effettuando delle ricerche tra Giorgino e la zona del Porto Canale (altra area dove più volte, in passato, sono stati avvistati i randagi). Gli appostamenti, insieme agli uomini del canile Dog Hotel, non hanno avuto esito positivo. Ma dopo quanto accaduto sabato mattina i controlli aumenteranno per mettere la parola fine a una situazione di pericolo. Le potenziali vittime sono soprattutto i pescatori che scelgono la lunga spiaggia di Giorgino per trascorrere le ore notturne e l'alba per la loro attività e passione. «Le telefonate con la segnalazione dei cani randagi sono arrivate soprattutto da pescatori costretti a scappare e rifugiarsi nelle loro auto», fanno sapere dalla Polizia municipale.
In ripresa
Intanto migliorano le condizioni di Corbatto, vittima dell'aggressione di sabato. «Sono vivo per miracolo grazie alle tecniche di difesa imparate nei corsi di arti marziali. In quei terribili cinque minuti mi sono sentito cibo per animali. È stato un incubo», ha raccontato il 41enne, ricoverato nel reparto di Ortopedia del Brotzu. L'operatore culturale, dipendente del consorzio Camù, si trovava nella spiaggia di Giorgino per scattare delle foto all'alba. «Mi hanno sorpreso alle spalle, azzannandomi subito al tallone d'Achille. Ho perso molto sangue ma sono qui e posso raccontarlo. Se al posto mio ci fosse stato un bambino, una donna o un anziano sarebbe finita in tragedia. È stato terribile: mi sono sentito cibo per animali. Dopo alcuni minuti ho raggiunto la strada e un automobilista mi ha soccorso chiamando il 118».
M. V.