IL PROGETTO. Lo scambio degli anelli sulla spiaggia del Poetto o al Castello di San Michele può diventare un business

Il giro d'affari del turismo matrimoniale in Italiaè pari a 385 milioni di euro. La Sardegna è riuscita a ritagliarsi circa il 3 per cento di questo mercato. Numeri destinati a crescere e che rappresentano la base per il nuovo progetto del Comune. Un progetto che vuole permettere a Cagliari di varcare i confini del mare per puntare su un turismo nuovo e in espansione: quello dei matrimoni.
«Cagliari Wedding Destination nasce per dare nuova linfa vitale alla città e sono già 13 le coppie che ci hanno contattato per la prossima stagione», racconta l'assessore agli affari generali Danilo Fadda. «Ora abbiamo online un sito, seguirà una forte campagna di comunicazione, compresa la partecipazione alle fiere di settore».
Nove location Fuori dal Comune che intendono trasformare la città in una destinazione diversa. Quella perfetta per chi sogna di sposarsi a piedi nudi sulla spiaggia del Poetto. O per chi ama le situazioni dense di storia, come quelle che si possono vivere al Castello di San Michele o ai Giardini Pubblici.
«Cagliari ha sfaccettature differenti dal resto dell'Isola e adatte a ogni tipologia di sposi», affermano Cinzia Murgia e Alessia Ghisoni che si occupano di promozione del territorio e di matrimonio esperienziale. Quello che è certo è che il Comune ha voluto una forte sinergia proprio con i principali attori economici del settore, al fine di capirne le esigenze e di tramutarle in un settore produttivo. Il tutto condito con un ingrediente segreto: l'emozione del sì pronunciato nella cornice magica di una città perla del Mediterraneo.
Giulia Salis