Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il Consiglio dei numeri ballerini Adesso il più votato è Peru Già formalizzati i primi ricorsi di Fo

Fonte: L'Unione Sarda
22 marzo 2019

Ricompaiono 2mila preferenze. Scoppiano le polemiche

Il Consiglio dei numeri ballerini
Adesso il più votato è Peru Già formalizzati i primi ricorsi di Forza Italia e Upc 

Due ricorsi e un ribaltone. A un giorno dalla proclamazione ufficiale degli eletti, per il nuovo Consiglio regionale la strada si fa già in salita. Il primo colpo di scena riguarda la palma del più votato. che passa da Piero Comandini (Pd) ad Antonello Peru, eletto con Forza Italia. Inaugurata immediatamente la stagione dei ricorsi, destinata a tormentare l'assemblea come è capitato durante l'ultima legislatura. Il primo lo ha presentato Ivan Piras, candidato con Forza Italia che ha dovuto lasciare il seggio all'esponente dei Riformatori, Alfonso Marras. Il secondo, invece, è in fase di preparazione da parte di Antonio Gaia, Pierfranco Zanchetta e Mondo Perra. E riguarda la distribuzione territoriale dei seggi e la mancata raccolta delle firme da parte di alcune liste.
Il riconteggio
In sole 24 ore Peru passa da 3.638 a 5.741 voti: 2.103 preferenze perse tra le pagine dei verbali del collegio di Sassari. Il consigliere azzurro - che aveva da subito rivendicato i suoi voti - supera Comandini, che si è fermato a 5.225 voti, e si gode il risultato: «Mi spinge a dare un ulteriore impulso per risolvere i problemi atavici del territorio e trovare nuove risposte alle esigenze dell'Isola».
I ricorsi
Il rammarico di Ivan Piras è grande, anche perché il suo posto, assegnato al collegio di Cagliari con Forza Italia, è stato in bilico fino all'ultimo. Da qui la decisione di presentare un ricorso, come lui stesso annuncia sulla sua pagina Facebook: «Il seggio in questo momento sottratto verrà legittimato nelle aule del tribunale con la presentazione di un ricorso. Perché 2.694 preferenze devono garantire quella rappresentatività per cui gli elettori si sono espressi». Di tutt'altro tenore quello di Gaia, Zanchetta e Perra, che richiama un vizio che già era stato evidenziato prima delle elezioni: la mancata raccolta di firme. A questo si aggiunge un'altra questione che Gaia definisce «la transumanza dei seggi», ossia la decisione di assegnare un numero diverso di eletti rispetto a quelli previsti per legge: «Si tratta di una cosa assurda che vìola i princìpi della Carta Costituzionale», precisa. Un esempio riguarda il Medio Campidano che invece di avere quattro seggi ne ha ottenuto solo uno, così come l'Ogliastra in cui i seggi previsti sono due.
I meccanismi
Sette consiglieri regionali sono stati eletti con meno di mille voti, mentre rimangono fuori candidati che hanno superato le 3.000 preferenze. Nel collegio di Cagliari le prime due non elette del Pd, Barbara Argiolas e Rita Polo, hanno ottenuto rispettivamente 3.406 voti e 3.319. Tra i vincitori sta fuori anche Giuseppe Fasolino che in Gallura ha raggiunto 2.962 voti. Così funziona la legge e anche chi ha preso 620 voti come Laura Caddeo (Noi la Sardegna) ha tutto il diritto di entrare in Consiglio regionale. Ma è altrettanto vero che è in questo quadro si moltiplicano i ricorsi soprattutto legati al calcolo degli eletti attraverso i resti. Un meccanismo intricato, previsto da questa legge elettorale che al suo secondo esame si conferma di difficile applicazione.
M. S.