Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Se non arrivano garanzie chiudiamo» I

Fonte: L'Unione Sarda
22 marzo 2019

PORTO CANALE.

A marzo scadono gli ammortizzatori sociali per i 64 lavoratori della società Irtec

«Se non arrivano garanzie chiudiamo» I dipendenti della Cts, senza stipendio da dicembre, rischiano il licenziamento 

Fine degli ammortizzatori sociali e pagamenti con il contagocce. Se entro fine mese non ci saranno novità una delle società del porto canale chiuderà i battenti e i dipendenti saranno licenziati.
L'agonia dello scalo commerciale è lenta e consolidata. Il calo dei movimenti di navi e container sta per fare le prime vittime. E se per la Cict (concessionaria del terminal) la calma piatta non ha prodotto per il momento effetti negativi (che porterebbero a conseguenze nel futuro della gestione), il discorso cambia radicalmente per Iter e Cts, le imprese portuali indirette che si occupano dell'assistenza alle navi e della movimentazione dei container. Le due società stanno per alzare bandiera bianca. Impossibile andare avanti senza il contributo degli ammortizzatori sociali e con le fatture pagate in ritardo.
A fondo
Il calo dei traffici dell'80 per cento registrato l'anno scorso ha avuto e avrà ripercussioni drammatiche sui dipendenti della Cts (16) e della Iterc (64). Ottanta lavoratori, con famiglia, che rischiano di finire sulla strada. Licenziati. Un rischio più concreto per la Cts che non gode del contratto di solidarietà come la Iterc. L'ammortizzatore sociale non durerà in eterno. Anzi, la scadenza è dietro l'angolo: il 31 marzo. Quale sarà il destino delle due imprese portuali? Che fine faranno gli 80 lavoratori e le loro famiglie. Cosa faranno i politici che in campagna elettorale hanno più volte proposto soluzioni per salvare il porto canale? Come si comporterà il presidente dell'Autorità di sistema portuale del Mare di Sardegna?
Il punto
Mercoledì i rappresentanti sindacali dei lavoratori portuali (Cgil, Cisl e Uil) hanno incontrato i responsabili della Iter, Francesco Stara, e della Cts, Roberto Floris. Sul tavolo di discussione «la totale incertezza sul futuro generata dalla mancanza di notizie da parte del terminalista», afferma Corrado Pani, segretario regionale della Cisl Trasporti. Il sindacalista disegna un orizzonte fosco. «I 16 lavoratori della Cts non ricevono lo stipendio da dicembre e contratto di solidarietà che volge al termine per i 64 lavoratori della Iterc, imprese portuali dell'indotto che operano a terra e a bordo delle navi container». I sindacalisti hanno registrato le dichiarazioni dei responsabili delle due società portuali. La Cts: «siamo pronti a chiudere se entro fine marzo non ci arriveranno garanzie di continuità». La Iterc: «Il committente Cict non adempie agli obblighi contrattuali, quello che ci viene pagato come costo di gestione del contratto di appalto non è sufficiente per pagare i dipendenti».
Promesse da marinaio
Il porto canale è stato usato come passerella durante la campagna elettorale di candidati di ogni latitudine politica. «Ci hanno tenuti buoni per mesi con grandi promesse, di avere ancora pazienza che il terminal Container di Cagliari avrebbe fatto un'inversione di marcia, che si sarebbe dato il giusto risalto e valore a un porto che merita tutta l'attenzione delle maggiori compagnie di navigazione», dice Pani. «Anche il ministro Toninelli venuto a Cagliari per la consueta “passerella elettorale” ci aveva rassicurato durante l'incontro promosso con i sindacati che sarebbe intervenuto personalmente con il gruppo Contship Italia a cui fa capo la Cict, concessionario del terminal». Intanto i container continuano a diminuire. «Un'altra delle poche linee rimaste la (Mgx) che collega il centro America non fa scalo nel porto cagliaritano da più di trenta giorni con un'ulteriore perdita di circa 1200 container al mese».
Il richiamo
Il sindacalista della Cisl dissotterra l'ascia di guerra. «Sulla drammatica vertenza del porto canale e delle 400 famiglie di lavoratori che vi operano tra diretti e indotto è giunto il momento che tutti si assumano le proprie responsabilità e alzino la testa e la voce contro chi ha causato questo scempio». Anche perché il terminal commerciale è «una struttura meravigliosa capace di movimentare 1,3 milioni di Teu (container), appetibile alle grandi compagnie con 1.520 metri di banchina e 16,5 metri di fondale e personale altamente qualificato».
Andrea Artizzu