Maltrattata, abbandonata, dimenticata. Sino ai primi decenni del secolo scorso spiaggia preferita dei cagliaritani, Giorgino è oggi l'emblema di una città che ha perso la propria memoria storica.
Nel villaggio dei pescatori che vive in un tempo che non è quello della città, l'emergenza rifiuti non c'è. E per fortuna a nessuno dei lanciatori del sacchetto è venuto in mente di sfruttare questo lembo di terra sospeso tra mare e laguna per smaltire la spazzatura che non si ha la pazienza di tenere in casa in attesa del ritiro.
La spiaggia - o meglio ciò che ne resta - è però ridotta in condizioni pietose. Una vera e propria discarica a cielo aperto, dove invece di conchiglie e sassi levigati dalle correnti marine si possono raccogliere in pochi minuti chili di plastica, taniche e bottiglie, vecchie scarpe, frammenti di metallo arrugginiti. L'intero arenile è coperto da un tappeto d'immondizia. E chissà se prima o poi qualcuno se ne occuperà.