Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Sport sull'acqua e nautica, nuova concessione per la banchina del porto

Fonte: La Nuova Sardegna
4 marzo 2019

 

 


A Cagliari si sbloccano le procedure per sistemare l'area di San Bartolomeo

 


CAGLIARI. Nuovo spazio per la nautica da diporto e per gli sport sull'acqua. Ma anche un’area per lo svago tra le passeggiate di Sant’Elia e di Su Siccu, presto collegate da un ponte pedonale e ciclabile che attraverserà il canale San Bartolomeo. A quattro anni dalla sentenza del Tar, che ha annullato la gara bandita nel 2013, e dopo una serie di interventi sulle strutture esistenti e di rilevazione delle profondità dei fondali, l'Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna ha avviato una nuova procedura per l'affidamento in concessione della Banchina Est di San Bartolomeo e dei relativi specchi acquei e pontili. Si tratta di un’area pari a 5 mila e 435 metri quadrati di spazi scoperti e 4 mila e 320 di area a mare.

L'importo a base di gara del canone sarà di poco superiore ai 24 mila e 888 euro all'anno e la scadenza per la presentazione delle offerte, che dovranno essere recapitate all'Ufficio protocollo del Molo Dogana, è prevista per il prossimo 5 aprile alle 12. «Con questo bando – spiega Massimo Deiana, Presidente dell'AdSP del Mare di Sardegna – puntiamo a completare e a dar gambe ad un consistente intervento di valorizzazione di alcune aree di grande pregio storico e paesaggistico, come il padiglione Nervi, il tratto di sbocco a mare del canale San Bartolomeo e la lunga passeggiata sul litorale cagliaritano che sarà servita da una lunga pista ciclabile in gran parte realizzata dal nostro Ente. Un ulteriore fiore all’occhiello per la città di Cagliari e un utile servizio al diportismo e alle attività sportive nautiche”.

Un bando, quello della Banchina di San Bartolomeo, che si aggiunge all'invito a presentare manifestazione di interesse, pubblicato il 14 febbraio ed in scadenza il prossimo 31 marzo, per la riqualificazione e alla gestione ed utilizzo dei

silos alla radice del Molo Rinascita. “Anche in questo caso – conclude Deiana – abbiamo deciso di stimolare il mercato per verificare se esistano proposte da parte di soggetti qualificati interessati a riconvertire e a riutilizzare i silos che, altrimenti, ci dovremmo rassegnare a demolire”.