Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Trasloco di massa nelle case popolari Mozione in Aula per i morosi: riassegnare gli alloggi in base

Fonte: L'Unione Sarda
4 marzo 2019

COMUNE.

Un piano per via Malfidano, via della Pineta, via Corsica e via Chiabrera

Trasloco di massa nelle case popolari Mozione in Aula per i morosi: riassegnare gli alloggi in base al reddito

Uno scambio di case tra chi può pagare l'affitto (seppur con un canone agevolato) e chi no. Ci sono 78 famiglie al centro delle procedure di sfratto - avviate da Area e per ora sospese - che hanno accumulato diverse decine di mensilità non versate. Per esempio, tra i 16 inquilini di via Malfidano il debito ha raggiunto i 550 mila euro. La questione è al centro di una mozione promossa dai consiglieri comunali Anna Puddu e Davide Carta che ha raccolto l'appoggio di buona parte della maggioranza e nella quale si chiede l'apertura di un tavolo tra Comune, Area e sindacati per trovare una soluzione al problema.
Famiglie in crisi
«L'errore è stato commesso a monte - spiega Puddu -: gli alloggi a canone agevolato sono nati per famiglie di ceto medio che potevano pagare un canone concordato di circa 500 euro al mese. Invece, a causa della mancanza di alloggi di edilizia sociale, quelle case sono state assegnate a famiglie che non hanno mai avuto la possibilità di pagare una cifra simile o che l'hanno persa a causa della crisi economica».
Situazioni identiche a quella di via Malfidano ci sono in via della Pineta, via Corsica e via Chiabrera: a conti fatti i morosi sono il 50 per cento degli inquilini totali. La proposta che verrà discussa domani nell'aula di Palazzo Bacaredda si basa su due idee: l'abbattimento del 30 per cento del prezzo negli alloggi a canone agevolato (arrivando a quota 350 euro) e la realizzazione di uno studio che consenta un trasloco di massa. In pratica: molti appartamenti delle palazzine Erp sono occupate da famiglie che hanno un reddito superiore agli standard necessari per essere inseriti nelle graduatorie e che potrebbero serenamente pagare 500 euro al mese (che diventerebbero 350 se la proposta dello sconto venisse accolta). «L'Isee di chi vive nelle case di edilizia sociale, in linea di massima, non deve superare i 24mila euro all'anno. Ci sono invece delle persone che vanno ben oltre questo parametro. Per loro la legge prevede due possibilità: o comprano l'appartamento o decadono dal diritto di averlo», continua Puddu. L'idea è quella di fare un censimento per individuare coloro che non possiedono i requisiti di reddito e disporre il trasferimento in uno degli alloggi dove l'affitto è di 500 euro. Dall'altra parte, chi vive in un alloggio troppo caro per le proprie possibilità sarebbe trasferito in un appartamento dove, per esempio, possono bastare 18 euro al mese per l'affitto. Per attuare un piano di mobilità che vada in questa direzione, però, è necessario modificare la legge che per ora consente uno scambio di immobili solo all'interno delle graduatorie Erp.
Come pagare
Nel frattempo, tuttavia, c'è da affrontare la questione della morosità. Se gli inquilini degli alloggi a canone agevolato non hanno i soldi necessari a pagare l'affitto corrente difficilmente potranno avere le risorse per saldare il debito che hanno accumulato nei confronti di Area. La mozione propone «una procedura di rateizzazione delle morosità fino a dieci anni e la possibilità di definire l'accesso ai contributi per la casa a coloro che sottoscrivono un accordo di ammortamento, non prevedendo alcuna tipologia di acconto».
I sedici immobili costruiti da Area in via Malfidano e quelli realizzati dal Comune in via Della Pineta e via Corsica (ogni palazzo è composto da venti appartamenti) all'inizio degli anni Novanta rientrano nel programma “20.000 alloggi” ed erano destinati a famiglie di reddito medio-basso che avrebbero potuto contrarre un mutuo e pagare un affitto concordato. Oggi in queste case vivono «famiglie spesso in situazioni disperate, con minori e a volte con anziani non autosufficienti», si legge nel documento allegato all'ordine del giorno del Consiglio comunale. La seduta di domani sarà la prima dopo la pausa elettorale imposta dalle Regionali del 24 febbraio.
Ordine del giorno
Tra i tanti argomenti in agenda anche la discussione sul documento unico di programmazione fino al 2021 e la relazione annuale della Giunta. Si riparte alle 17 con le interrogazioni dei consiglieri, mentre alle 17,30 prenderà il via la seduta.
Mariella Careddu