Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Fiera: «Abbattiamo quasi tutto» Spettacoli, sport, un hotel da 130 camere: piano da 90 milioni

Fonte: L'Unione Sarda
18 febbraio 2019

PROGETTO.

Via libera di Regione e Camera di commercio, ecco cosa cambierà

Fiera: «Abbattiamo quasi tutto» Spettacoli, sport, un hotel da 130 camere: piano da 90 milioni 

A fine lavori forse bisognerà trovarle un nuovo nome, alla Fiera. A sentire le scarne anticipazioni che il presidente Gigi Molinari ha lasciato cadere con sorridente noncuranza ieri all'Exma, all'assemblea di Confesercenti, il destino di quei 130 mila metri quadri nel cuore della città sembra alla vigilia di un cambiamento epocale. E radicale.
«Verrà quasi tutto raso al suolo e ricostruito», ha annunciato Molinari. Qualche dettaglio? «Ci saranno spazi per eventi sportivi, congressi, innovazione tecnologica. E un albergo da 130 camere». Ed è lì, nell'area fra viale Diaz, viale Ferrara e lo stadio di atletica “Riccardo Santoru”, che saranno ospitati concerti e spettacoli di rilievo. Si spenderanno 90 milioni di euro. E, a cose fatte, l'attività fieristica sarà solo una delle vocazioni e probabilmente nemmeno la principale.
I fatti
Martedì scorso è arrivato il via libera della Giunta regionale, ratificato nella delibera 7/61: Riqualificazione Fiera internazionale della Sardegna. Programma di indirizzo predisposto sulla base del Protocollo di intesa del 3 novembre 2017 tra Regione, Città metropolitana, Comune di Cagliari, Autorità di sistema portuale del mare di Sardegna e Camera di commercio. Il sì di quest'ultima, che quelle aree le gestisce da quasi 70 anni, è arrivato due giorni dopo.
Tabula rasa
Per cosa si spenderanno i 90 milioni che Regione e Camera di commercio stanzieranno? Innanzitutto per radere al suolo «quasi tutto» ciò che oggi si trova nei tredici ettari dell'area fieristica. A chiarire il senso di quel “quasi” è ancora Gigi Molinari, 55 anni, imprenditore balneare di Castiadas, stabilimenti a Villasimius, ai vertici della Fiera dal settembre 2017, cioè da quando Confesercenti ha conquistato il controllo della Camera di commercio a lungo dominata dalla Confcommercio: «Resterà in piedi il solo padiglione E. Il padiglione Badas, sul quale esiste un vincolo, sarà ristrutturato. Mentre il palazzo dei congressi sarà riassorbito nella nuova struttura».
Ciò che sarà costruito sarà pensato per nuove destinazioni d'uso. «Nel tempo - si legge nel documento con cui la Regione ha accompagnato la delibera di martedì scorso - la Fiera ha progressivamente perduto il proprio ruolo nevralgico connesso allo scambio di informazioni all'interno del tessuto socio-economico regionale e nazionale». Quindi? Quindi si cambia.
Le novità
Spazio a un innovation lab , un polo espositivo e di vendita permanente delle eccellenze enogastronomiche, agroalimentari, tecnologiche, artigianali del territorio, un polo congressuale, eventi sportivi pensati in chiave di richiamo turistico, l'albergo di cui si è detto. Ma soprattutto gli spettacoli. È alla Fiera che la città troverà lo spazio in cui ospitare concerti e rappresentazioni senza mettere a repentaglio un monumento bimillenario (Anfiteatro romano) o esporre pubblico, artisti e maestranze a burrasche e maestralate (Arena grandi eventi). Lo troverà, anzi l'ha già trovato: «Per il 2019 - sorride Molinari - abbiamo già venduto 160 mila biglietti». Numeri enormi. Ma non incredibili. Basta dare un'occhiata alla lista degli artisti attesi in viale Diaz la prossima estate: Alessandra Amoroso, Elisa, Vasco Rossi, Laura Pausini, Biagio Antonacci, la star colombiana Maluma. La nuova vita della Fiera, a ben vedere, è già cominciata.
Marco Noce