Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Buio e pericoli lungo la strada dei tifosi rossoblù Degrado sul ponte che porta all'Arena e al vecch

Fonte: L'Unione Sarda
4 febbraio 2019

MONTE MIXI. A causa della scarsa manutenzione la pavimentazione è saltata in più punti

Buio e pericoli lungo la strada dei tifosi rossoblù Degrado sul ponte che porta
all'Arena e al vecchio Sant'Elia 

Nell'attesa che i tifosi rossoblù possano finalmente vedere posata la prima pietra del nuovo stadio, un'altra preoccupazione pende sulle loro teste. O meglio, sotto i loro piedi. Le due passerelle che conducono agli stadi - il vecchio Sant'Elia e la recente Sardegna Arena - versano infatti in un evidente condizione di degrado e abbandono. Costruiti come attraversamento pedonale sopra il canale Palma/San Bartolomeo (conosciuto familiarmente dai cagliaritani come canale di Mammarranca), i due camminamenti nascono con l'originaria funzione di collegare il quartiere di Monte Mixi, i parcheggi lato fiera e gli impianti sportivi di via Rockefeller con lo stadio. Affollati da centinaia di tifosi durante le partite casalinghe del Cagliari, si svuotano desolatamente nel corso della settimana.
Le criticità
Basta fare qualche passo verso le rampe che conducono sopra le passerelle per accorgersi immediatamente di una serie di problematiche. La più evidente, che balza subito agli occhi, riguarda l'accessibilità. I marciapiedi che portano i pedoni in direzione dei camminamenti, sia sul lato fiera che nella via dello Sport, sono infatti rovinati e in stato di dissesto. In concomitanza con le partite, numerose macchine vengono selvaggiamente parcheggiate in prossimità delle rampe, impedendone un agevole accesso. Un'altra criticità si presenta nelle giornate di pioggia. Lungo il cavalcavia, causa la mancanza delle mattonelle e di parte della pavimentazione, si formano ampie pozzanghere, che impongono un forzato slalom per giungere ai cancelli dello stadio. Pertanto, se già risulta difficoltoso attraversare il ponte durante le giornate di bel tempo, in caso di condizioni meteo avverse diventa praticamente impossibile per i diversamente abili, per gli anziani e per i bambini. I motivi di questi imponenti ristagni sono dovuti sia alla mancata manutenzione della struttura, che ad un impianto di drenaggio che pare non funzionare. Infatti, nonostante la presenza di tombini e caditoie, l'acqua continua a permanere sulla superficie delle passerelle, in particolare lungo la parte centrale delle stesse.
Il degrado
In fase di realizzazione dell'opera, nella parte sovrastante via Pessagno e via Vespucci, i camminamenti furono dotati di parapetti ed elementi metallici per evitare eventuali cadute e lanci di oggetti nel canale e nella strada. L'incuria, gli atti vandalici e il trascorrere del tempo hanno danneggiato parte degli elementi di protezione (costituiti da quadrati e triangoli in acciaio), provvisoriamente sostituiti da griglie in metallo e nastro segnaletico. In questa parte del cavalcavia manca anche un impianto di illuminazione che renda più sicuro il passaggio durante le ore notturne. Graffiti e scritte accompagnano le persone per tutto il tragitto, mentre lungo i lati crescono radici ed erbacce. Il degrado non ha risparmiato neanche le scale, presenti sul lato stadio. Bottiglie di birra, cartacce, plastica ed escrementi si rintracciano sui gradini e nel sottoscala.
Matteo Piano