Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il Carnevale si fa in quattro

Fonte: L'Unione Sarda
28 gennaio 2019

LE INIZIATIVE. Dal Comune cinquantamila euro, si parte il 28 febbraio

 

Cortei in maschera, convegni e pentolaccia: ecco il programma

 

 

I più appassionati potranno cambiarsi quattro volte l'abito: quello di Carnevale, cioè di una tradizione che la città ha recuperato con vigore dopo alcuni anni di assenza. Saranno appunto quattro (di cui, una a Pirri) le sfilate in costume del Carnevale cagliaritano di cui il Comune - attraverso un bando - ha affidato l'organizzazione a quattro diverse associazioni: libere di allestirlo in modo originale, purché sia riproposto il Carnevale tradizionale cagliaritano con le sue maschere e filastrocche tipiche. Ovviamente non mancherà il rogo di Cancioffali, dopo un processo “regolare”: secondo cioè le regole del Carnevale, che non temono neanche la Cassazione.
Il programma ufficiale
Giovedì grasso, 28 febbraio, il debutto nelle strade del centro con la prima sfilata. Poi un giorno di pausa e ci si trasferisce a Pirri (sabato 2 marzo), dove la tradizione è sempre stata viva. Una sistemata al costume (sempre che non se ne indossi un altro) durante la notte e domenica si torna in città, dove Martedì grasso si svolgerà anche la grande parata conclusiva. Il programma prevede, per la mattina di domenica 10 marzo, la Vespiglia a Stampace e, nel pomeriggio, la Pentolaccia al Villaggio dei Pescatori a Giorgino. Il calendario delle feste popolari in piazza sarà preceduto, mercoledì 27, da un appuntamento organizzato da “Tra parole e musica” al Piccolo Auditorium di piazzetta Dettori: il pubblico assisterà alla proiezione di “Ceneri, tamburi e fuochi”, un documentario sul recupero del Carnevale cagliaritano, al quale saranno dedicate alcune letture.
Comune e associazioni
L'alleanza è stata confermata attraverso un bando pubblico che assegna, in totale, cinquantamila euro alle associazioni. Sono state approvate quattro diverse proposte, la prima delle quali è di Sa Ratantira Casteddaia, l'associazione che coordina un po' tutte le altre e che si è vista assegnare ventimila euro. Stesso contributo comunale per il Villaggio dei Pescatori, mentre Exme' di Pirri e Vespa club potranno contare su cinquemila euro ciascuno.
Operazione “storica”
Il rispetto della tradizione cagliaritana non lascia larghissimi margini agli organizzatori, e alla fine è un bene perché la festa è radicata nella storia della città. Schema rigido, dunque, quando la tradizione lo impone, maggiore libertà di interpretare la festa per altri particolari. «L'intervento finanziario del Comune», spiega Giambattista Marotto, dirigente del settore Turismo del Municipio, «aumenta con il trascorrere del tempo». È un segnale d'attenzione verso una festa popolare che ha un blasone e un passato importanti. Coinvolge tutte le associazioni che hanno vinto il bando e quella della Marina, che pure non ha richiesto contributi. Le norme di sicurezza saranno rispettate, ma gli organizzatori ritengono che eventuali limitazioni non rovineranno la festa popolare: quella in cui il sorriso è obbligatorio. Malgrado tutto.
Luigi Almiento