Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La Zona franca nel terminal container L'Authority modifica il piano regolatore e individua un'area d

Fonte: L'Unione Sarda
8 gennaio 2019

PORTO CANALE.

La Regione dà 1 milione di euro al Cacip ma c'è lo scoglio Sovrintendenza

La Zona franca nel terminal container L'Authority modifica il piano regolatore e individua un'area di 6 ettari 

La Zona franca compie 18 anni, e con la maggiore età il Porto canale del capoluogo avrà uno spazio destinato al traffico di merci con particolari esenzioni fiscali. L'iter burocratico (iniziato nel 2001 con la firma della Presidenza del consiglio dei ministri) è ancora lungo e tortuoso, ma almeno i contorni della “Prima fase” sono definiti.
Prima del brindisi dell'ultimo dell'anno l'Autorità di sistema portuale del Mare di Sardegna (un tempo più semplicemente Autorità portuale) ha adeguato il Piano regolatore portuale, identificando così l'area che consentirà al Cacip di realizzare l'area della Zona franca. La firma c'è, i soldi pure. Mancano i nulla osta del Consiglio superiore dei Lavori pubblici (atto quasi formale) e della Sovrintendenza (scoglio più duro) che sulla zona ha imposto vincoli paesaggistici.
In alto mare
Dall'ufficio del vecchio porto con vista mare il presidente dell'Autorità portuale Massimo Deiana (ex preside di Giurisprudenza ed ex assessore ai Trasporti, uomo abituato a navigare tra le correnti, non solo marine) premette che «sono moderatamente fiducioso. Abbiamo individuato un'area di 6 ettari - che potrebbero all'occorrenza diventare 36 - nei quali realizzare la Zona franca». A che punto è la trafila? «Il Cacip, destinatario di un finanziamento regionale di 1,1 milioni di euro, ha attivato una procedura con il Comune per le necessarie autorizzazioni edilizie. Palazzo Bacaredda ci ha girato il quesito e noi abbiamo preso tempo in attesa del via libera da parte del Consiglio superiore dei Lavori pubblici». Ostacolo difficile? «Nei prossimi giorni andrò a Roma per “sensibilizzare” i responsabili del procedimento. Mi auguro che la risposta sia rapida. Poi l'atto tornerà in Municipio per il rilascio della concessione al Cacip». Più arduo, come detto, lo scoglio della Sovrintendenza. «Ha imposto vincoli paesaggistici che di fatto bloccano lo sviluppo del Porto canale. Non solo Zona franca, ci sono circa 100 milioni di euro per ingrandire il porto commerciale che rischiamo di perdere».
Il progetto
La Zona franca dovrebbe sorgere vicino alla banchina dei container, quella visibile dalla Statale 195. «Utilizzeremo una parte degli spazi destinati all'ampliamento del Terminal contenitori, settore che negli ultimi anni ha registrato un calo sensibile», afferma Deiana. «Quell'area è già parzialmente delimitata con una recinzione, inoltre la Guardia di finanza e l'Agenzia delle entrate hanno già espresso parere positivo per la realizzazione di due edifici a loro riservati. Sempre l'Agenzia delle entrate ha ritenuto idonea la posizione della Zona franca per poter operare estero su estero».
Nuova strada
Una nuova viabilità collegherà i due versanti del Porto canale. Chi si aggiudicherà la gara (che scade il 25 gennaio) avrà 200 giorni e 1,2 milioni di euro per realizzare la strada che unirà la Zona franca al raccordo della 195.
Andrea Artizzu