Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Telecamere nelle vie pericolose Ospedali, palestre, guardie mediche e piazze gli obiettivi a rischio

Fonte: L'Unione Sarda
20 dicembre 2018

IL PIANO.

La Città metropolitana si candida a gestire il bando Sicurezza della Regione

Telecamere nelle vie pericolose Ospedali, palestre, guardie mediche e piazze gli obiettivi a rischio 

Piazze, palestre, ospedali e guardie mediche soprattutto nei quartieri di Sant'Elia e San Michele. Ecco dove verranno installate le nuove telecamere che serviranno a garantire maggiore sicurezza in città. Il progetto è ancora in una fase embrionale ed è gestito dall'Its la società nata nel 2016 per fornire servizi in materia di controllo della mobilità alla Città metropolitana. Di recente tuttavia l'asset della società consortile è stato modificato: ne fanno parte la Città metropolitana, i Comuni di Cagliari, Quartu Sant'Elena, Monserrato, Selargius, Elmas, Assemini, Decimomannu e l'azienda Ctm. Proprio il direttore generale del Ctm, Roberto Murru, guida Its in attesa che venga nominato un amministratore unico.
Fare sistema
Dunque, il piano sarebbe questo: sfruttare il bando sicurezza della Regione per l'installazione delle telecamere nei centri del sud Sardegna facendo rete. «La Città metropolitana dispone già di un software che collega i comuni dell'area vasta. Tutte le telecamere potrebbero essere controllate da una delle sale della centrale di via Crespellani (l'altra è utilizzata dal Ctm per verificare i livelli di traffico)» spiega il delegato per la mobilità della Città metropolitana Fabrizio Marcello. In effetti, il sistema Its è nato per monitorare il traffico, ma oltre al numero di auto in transito gli obiettivi del sistema di videosorveglianza potrebbero essere utilizzati per fini di pubblica sicurezza. «In realtà è già così. Grazie all'accordo con i ministeri di Difesa e Interni le forze dell'ordine hanno a disposizione le immagini registrate dal nostro impianto», spiega Marcello. Lo scopo sarebbe dunque usare il milione e 300 mila euro della Regione per aggiungere telecamere nelle strade di Cagliari, Selargius, Quartu, Monserrato, Elmas, Assemini e Decimomannu risparmiando sulla posa della fibra ottica (già installata per il sistema Its). Lo scopo del bando per la sicurezza, tuttavia, è quello di contrastare la criminalità, per questo nella compilazione della mappa da sottoporre alla Regione, l'Its dovrà tenere in considerazione le percentuali di reati legati a spaccio, furti e atti vandalici in ogni zona della città.
Le aree a rischio
A Cagliari andrebbero 200 mila euro che consentirebbero l'installazione di circa 26 nuove telecamere. Attualmente sono già sotto sorveglianza tutte le porte della città, comprese l'ex Statale 131, viale Marconi, viale Monastir. Oltre alle principali vie di comunicazione del centro e alle strade più frequentate o più a rischio: via Roma e via Dante, piazza Yenne, piazza Garibaldi, piazza Giovanni XXIII, piazza San Michele e via Schiavazzi. Ma esistono grandi vuoti, quartieri rimasti fuori dal Grande fratello cittadino: sarà qui che il sistema dovrà essere potenziato.
Le nuove telecamere si aggiungeranno alle sessanta già sistemate e alle 19 che verranno installate a breve grazie a un altro bando al quale ha partecipato la Città metropolitana. Nulla di fatto invece per i fondi messi a disposizione dal Ministero dell'Interno per la videosorveglianza. Cagliari si è posizionata al 1.580esimo posto in classifica ma i fondi basteranno solo per le prime 400.
Pericolo alluvione
Un'altra declinazione del sistema nato per tenere il conto delle auto che entrano ed escono dal Cagliari sarebbe quella delle allerte meteo per i cittadini. Attraverso la fibra ottica potrebbe essere installato un sensore che consentirebbe di vigilare sulla condizione della rete fognaria e far scattare in tempo reale un allarme per la chiusura della strada in caso di superamento del livello di guardia. «Grazie ai pannelli a messaggio variabile che sono già pronti sarebbe facile avvisare gli automobilisti della chiusura al traffico e del rischio idrogeologico in corso», conclude Marcello.
Mariella Careddu