Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Padiglione Nervi, quale futuro?

Fonte: L'Unione Sarda
23 novembre 2018

S. ELIA. Museo, sport, musica: i lettori dell'Unione Sarda possono dare un aiuto

 

 

L'Autorità portuale: «Idee bene accette, non decideremo da soli»

 

 

Il Padiglione Nervi «non è fatiscente», per garantirne la stabilità già «nel 2012 sono stati spesi 2,2 milioni di euro». Ora saranno risistemate la banchina e l'area verde attorno allo stabile. Poi sarà la volta dell'edificio, da ristrutturare: «È un pezzo importante della città, è nostro ma non abbiamo intenzione di deciderne da soli il futuro». Potrebbero sorgere «un museo con le macchine della produzione e il sale», ma non solo: «Punti gastronomici, socialità, spazi per il nuoto e lo sport». In ogni caso «ci sono confronti col Comune».
L'Autorità portuale
Massimo Deiana, ex assessore regionale ai Trasporti, è il presidente dell'Autorità portuale, proprietaria dell'edificio realizzato negli anni '50 come magazzino del sale: 16 metri d'altezza, 28 di larghezza e 50 di lunghezza. Da oltre un decennio si riflette sul suo riutilizzo: acquario, centro polivalente, centro turistico. È tutto fermo. «Ma non è un rudere», sottolinea Deiana, riferendosi all'articolo che, su L'Unione Sarda di martedì scorso, descriveva le condizioni del caseggiato. «Abbiamo aperto le buste per i lavori del parco, con camminamenti e gazebo: costeranno 1,3 milioni e termineranno a fine 2019. Inoltre abbiamo indetto la gara da un milione per la progettazione della banchina. Poi penseremo al resto. Ci sono molti soggetti coinvolti, anche la Soprintendenza. Pensiamo a qualcosa che ne preservi lo stile architettonico e lo renda fruibile a tutti. Joao Nunes, che ha disegnato il Parco degli anelli ed è direttore del master in Architettura a Mendrisio, in Svizzera, ha scelto Cagliari come città da studiare. Ha portato docenti e studenti che hanno visto il Padiglione Nevi, la Quarta Regia, la Scafa e predisporranno progetti gratuiti. Le idee di tutti sono benvenute».
Le idee dei lettori
Un aiuto può arrivare anche dai lettori de L'Unione Sarda e del sito Unionesarda.it: chi volesse dare un suggerimento sul futuro del Padiglione può farlo sul profilo Facebook dell'Unione Sarda; su Instagram (#Unionesarda.it) e Twitter (@UnioneSarda); scrivendo ai numeri WhatsApp 335.1546482 e 348.2569678 e agli indirizzi cagliari@unionesarda.it e redazioneweb@unionesarda.it.
Il sindaco
Edificio e area circostante sono inserite «nel Piano Città per il quale Cagliari ha vinto un bando nazionale nel 2013», spiega il sindaco Massimo Zedda, «e si integreranno col quartiere di Sant'Elia grazie al Parco degli Anelli, in via di realizzazione a partire dall'ex Lazzaretto, e al ponte ciclopedonale per cui stanno per partire i lavori e che sarà un nuovo punto di collegamento verso la zona di viale Colombo e via Roma». Inoltre c'è «il nuovo porticciolo per la piccola pesca». Per il Padiglione «pensiamo agli sport marini ma anche alla musica nel periodo invernale. Sarà una porta verso il Parco di Terramaini attraverso i canali navigabili».
La polemica
Polemico il consigliere del gruppo Misto Federico Ibba: «Una città che sorge sul mare non può delegare ad altri», cioè l'Autorità portuale, «il futuro di elementi qualificanti quale il Padiglione Nervi». L'acquario, «che proposi nel 2016 in Consiglio comunale, troverebbe investitori privati e, come a Genova, Valencia, Costa Azzurra e Isole Canarie, favorirebbe lo sviluppo dei biologi marini e del turismo crocieristico e scolastico, che saturerebbe hotel e b&b nei mesi di spalla».
Andrea Manunza

 

Gli interventi

Appaltati
i lavori
per il parco

Spesi sinora 2,2 milioni
Il Padiglione è stato realizzato negli anni '50 come magazzino del sale: 16 metri d'altezza, 28 di larghezza e 50 di lunghezza. «Non è fatiscente», sottolinea Massimo Deiana, presidente dell'Autorità portuale. Per garantirne la stabilità «nel 2012 sono stati spesi 2,2 milioni di euro». Ora «abbiamo aperto le buste per i lavori del parco» circostante, costeranno «1,3 milioni e termineranno a fine 2019. E abbiamo indetto la gara da un milione per la progettazione della banchina».