Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Poche sinergie tra le aziende di trasporto»

Fonte: L'Unione Sarda
31 luglio 2009

    Lo studio. L'analisi del Piano di individuazione dei servizi minimi in città e nell'Hinterland

«Offrire un adeguato trasporto pubblico significa prendersi cura dei cittadini». L'assessore provinciale dei Trasporti, Vittorina Baire, ha aperto così la presentazione del Piano di individuazione dei servizi minimi nell'Area vasta di Cagliari. Il convegno è stato occasione per fare il punto sullo stato del progetto di trasporto pubblico locale: la fase dell'indagine conoscitiva è quasi ultimata. Da essa deriverà la redazione del piano di intervento. Poi si passerà alla fase di esecuzione, a partire da metà novembre.
LO STUDIO Il responsabile di “Trasport Planning system” (Tps), Stefano Ciurnelli, ha illustrato i risultati dell'indagine che ha valutato ogni aspetto: tragitti delle corse, punti di fermata, direttrici di traffico, numero di passaggi dei bus, “peso” di Cagliari e Quartu (dove risiede l'80% della popolazione dell'Area), fenomeno di “de-urbanizzazione”, nuove grandi direttrici. Su questa base Ciurnelli ha messo in luce le criticità del sistema: «Scarsa integrazione tra aziende di trasporto, assenza di tariffe unitarie, carenza di nodi di interscambio, pochi collegamenti trasversali, sovrapposizione dei servizi e comfort inadeguato». La sovrapposizione di Ctm e aziende con percorsi extraurbani crea un “groviglio” di 128 linee, 730 percorsi, 1500 punti di fermata, 4500 corse. «Il servizio extraurbano, in pratica, si snoda su strade già battute dal servizio urbano». Il responsabile del Piano servizi minimi, Lorenzo Mallus, ha proposto i rimedi: «Razionalizzazione del servizio, gerarchizzazione della rete con linee portanti, secondarie e complementari, risparmio per gli utenti, integrazione tra servizi, più collegamenti nelle singole direttrici e tra le direttrici, miglior comfort». Mallus ha anche chiarito l'obiettivo dei servizi minimi: «Soddisfare le esigenze di mobilità per lavoro e studio e garantire l'accesso ai luoghi di cura e a quelli amministrativi. Il gestore deve il raggiungere l'obiettivo del 35% del rapporto tra ricavi da traffico e costi». In prospettiva deve crescere l'attrattiva del trasporto pubblico nei confronti degli utenti occasionali: «Bisogna consolidare», ha aggiunto Ciurnelli, «la fidelizzazione verso il mezzo pubblico: il bus non deve essere una scelta per assenza di alternative, ma una risorsa da sfruttare». ( m. s. )

31/07/2009

Leggi tutto l'articolo in pdf