Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Lezioni di degrado in via Flumentepido

Fonte: L'Unione Sarda
22 novembre 2018

LA PROTESTA. In quello spazio dovrebbero sorgere 36 appartamenti ma è tutto fermo 

Furiosi i residenti: l'ex scuola è diventato il rifugio di balordi e tossici 

 

«Non ne possiamo più, siamo pronti a scendere in strada e bloccare il quartiere». Arriva diretta e senza mezzi termini, la protesta degli abitanti di via Flumentepido, esasperati per il degrado in cui versa l'ex scuola elementare, oggi ritrovo di tossicodipendenti e sbandati. A causare la denuncia dei residenti il continuo via vai, a tutte le ore del giorno, di decine di tossici che trovano, all'interno della struttura, il luogo ideale dove drogarsi senza troppi disturbi. «Qualche mattina li troviamo addormentati nei nostri portoni - racconta Dolores Cardia - dopo che per tutta la notte si sentono schiamazzi e urla di ogni tipo. Le risse sono all'ordine del giorno. Non si può più vivere in queste condizioni, è arrivato il momento di porre fine a questo degrado».
La vecchia scuola
Ci vuole molta fantasia per immaginare che l'edificio di via Flumentepido abbia accolto un tempo le scuole elementari del quartiere. Quello che era un luogo accogliente, dedito alla crescita e allo sviluppo dei bambini, si è trasformato nell'emblema del degrado. Se un tempo l'edificio conteneva aule con lavagne e cartelloni colorati, oggi si ritrovano ambienti tetri, privi di finestre e con pavimenti sfondati. Per terra, disseminati qua e là, lacci emostatici, lattine di birra, sacchi della spazzatura e sporcizia di vario genere. L'ingresso della struttura è pieno di calcinacci, frutto di recenti crolli, mentre il giardino si è trasformato in un tappeto di siringhe. «Dopo l'abbandono degli ultimi abitanti, l'intera struttura venne sigillata con delle catene - racconta Mariano Migoni, residente della zona - poi il crollo di un albero causò lo sfondamento di una recinzione, permettendo l'apertura di un primo varco. Da lì in poi sono state aperte altre recinzioni e sono potuti entrare nell'edificio. Abbiamo segnalato tantissime volte questa situazione alle autorità competenti ma, dopo qualche intervento, tutto è rimasto invariato».
Televisori e galline
Qualcuno degli attuali frequentatori dell'edificio ha pensato di anticipare il clima natalizio, addobbando una parte dell'ultimo piano con luci elettriche colorate. Merito di un impianto elettrico da sempre funzionante all'interno nella struttura. «Mentre tempo fa venne scollegata la rete idrica che riforniva l'edificio, l'impianto elettrico non è mai stato completamente staccato. Qualche notte si può osservare l'ultimo piano completamente illuminato. Un tempo si sentiva anche una televisione. Gli habitué della palazzina, oltre che cantare in continuazione, hanno portato un sacco di cose all'interno, perfino un gallina che schiamazzava in continuazione».
I rifiuti
I tossicodipendenti non sono l'unico motivo della protesta dei residenti. Il cortile dell'ex scuola si è trasformato in una discarica. Vicino a sacchi d'immondizia indifferenziata abbondano, completamente lasciati al loro destino, vecchi infissi in legno ed elettrodomestici di vario genere, come frigoriferi, scaldabagni e lavatrici. Altissimo il rischio di incendi. L'ultimo, la scorsa settimana, è stato spento solamente grazie ad un rapido intervento dei vigili del fuoco, che hanno evitato conseguenze ben più gravi.
La demolizione
L'incuria che regna in quest'angolo di Is Mirrionis non è storia recente ma dal 2016 la situazione si è ulteriormente aggravata. «Le cose sono precipitate quando hanno mandato via gli abusivi - dichiara Marcellina Tronu - dall'anno scorso la scuola è diventata la dimora di tossici e senzatetto. A settembre il Comune ci aveva garantito che l'edificio sarebbe stato abbattuto ma stiamo ancora aspettando. La situazione non è cambiata per niente, anzi è peggiorata».
Il futuro
La demolizione in realtà era stata prevista già due anni fa e recentemente, ad ottobre, era stata annunciata l'apertura dei cantieri. Secondo il progetto del Comune, al posto della vecchia scuola dovrebbero sorgere 36 appartamenti, dotati di tutti i confort e accessibili anche alle persone con disabilità. Recentemente la questione è stata dibattuta in Consiglio comunale a seguito di un interrogazione presentata dal consigliere Alessandro Sorgia.
Matteo Piano