Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Un porticciolo da 6 milioni di euro

Fonte: L'Unione Sarda
16 novembre 2018

SANT'ELIA. Ospiterà 36 barche per la pesca, prima però bisognerà sminare l'area 

Il progetto esecutivo è già pronto: si attende solo l'ok della Regione 

 

 

L'assessore ai lavori pubblici Maurizio Chessa se lo immagina come un piccolo gioiello, spartano ma animato e dinamico, perfettamente inserito in un'area completamente riqualificata tra vecchio borgo dei pescatori, lungomare, nuovo stadio, parco degli Anelli e ponte ciclopedonabile. «Sarebbe il posto ideale dove avviare un'attività di pesca-turismo ad esempio, ma penso anche a un ristorantino che cucini i prodotti ittici in arrivo con le barche, le idee possono essere tante».
Tempi e progetto
Il porticciolo per la piccola pesca a Sant'Elia dovrebbe essere pronto fra un anno, anche se nessuno in giunta se la sente di sbilanciarsi con precisione sui tempi. Anche perché prima bisognerà aspettare il via libera della Regione - pare solo un atto formale - dopo che l'altro ieri il Consiglio comunale ha approvato la variante al Puc che si è resa necessaria dopo il ritrovamento di un antico veliero inglese nell'area dove inizialmente doveva sorgere uno dei moli foranei. Il progetto esecutivo è già pronto: costerà 6 milioni di euro e consentirà di creare 36 posti barca e 45 parcheggi per le auto nella banchina. Tempi stimati per il completamento: 12 mesi, intoppi burocratici permettendo.
L'assessore
«Il progetto è stato molto ridimensionato rispetto a quello originario (risalente agli anni '90 ndr ) che era un'opera faraonica da 15 milioni di euro - spiega l'assessore Chessa -, abbiamo preferito puntare su un porticciolo destinato solo alla piccola pesca dove non potranno attraccare le barche da diporto né i pescherecci di stazza maggiore a cui sarà destinata un'altra area. Saranno realizzati due bracci e come elemento identitario verrà mantenuto e valorizzato il cosiddetto canaletto, che è il residuo della rete di canali che un tempo collegava il mare con la laguna e che ormai è stata in gran parte interrata».
A caccia di bombe
Una volta che arriverà l'ok dalla Regione bisognerà però prima procedere a una vasta operazione di bonifica dell'area interessata ai lavori, che potrebbe nascondere insidie non da poco. «La zona del porto e di Sant'Elia fu una delle più colpite dai bombardamenti della seconda guerra mondiale - dice Chessa -, per cui prima di avviare i lavori veri e propri si procederà al cosiddetto “sbombing”, cioè alla ricerca di residuati bellici attraverso accurati carotaggi su un'area vasta quasi dieci ettari».
Il misterioso relitto
Quanto al relitto ritrovato nella zona dove inizialmente doveva sorgere il molo foraneo, al momento sembra molto difficile che si riesca a riportarlo all'asciutto e magari esporlo al pubblico. «Pare che si tratti di un veliero inglese del 1600 - sono le parole di Chessa - ma in Comune non abbiamo ancora ricevuto la relazione della Sovrintendenza archeologica, ciò che sappiamo è che dovrebbe trattarsi di una nave commerciale e che lo stato di conservazione sembra sconsigliare ogni tentativo di rimozione».
La rinascita di Sant'Elia
Con lo sblocco del nuovo porticciolo per i pescatori, prende dunque forma il progetto per far rinascere Sant'Elia, uno dei quartieri con più potenzialità della città che paga però le scelte sbagliate del passato, tanto da essersi trasformato negli anni in un simbolo di degrado. «Il porticciolo è uno dei tasselli di un mosaico più grande - conferma l'assessora Francesca Ghirra - e la sua realizzazione contribuirà a modificare il volto del rione assieme a tutti gli altri interventi programmati: il lungomare, già realizzato, il Parco degli Anelli, che sarà presto inaugurato. e il ponte vicino al padiglione Nervi. Un contesto nel quale sorgerà inoltre anche il nuovo modernissimo stadio del Cagliari».
Massimo Ledda