Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Servizio civile, i giovani puntano sulla solidarietà Gestione regionale, numeri in aumento «Lavoria

Fonte: L'Unione Sarda
6 novembre 2018

IL PROGETTO.

Sono quasi mille gli under 30 coinvolti nell'iniziativa: negli ultimi tre anni crescita del 50 per ento Servizio civile,
i giovani puntano
sulla solidarietà Gestione regionale, numeri in aumento
«Lavoriamo e facciamo volontariato» 

Michela ha 18 anni e da grande sogna di fare la cuoca nei grandi alberghi. «Forse un giorno ce la farò. Intanto, però, voglio fare questa esperienza di servizio civile per mettermi in gioco e aiutare gli altri. In questo momento in cui la solidarietà in Italia si è un po' persa, è bello che siano i giovani a dare l'esempio». Chakkrit, stessa età, è nato in Thailandia ma vive a Cagliari da diversi anni. «Amo l'ambiente, vorrei fare servizio nella protezione civile. C'è sempre più bisogno di solidarietà e volontariato, spesso è un problema culturale», dice. Lo stesso concetto lo esprime Andreea, 19 anni, origini rumene, anche lei in Sardegna da tempo. «Per me sarebbe un'opportunità per fare un'esperienza di volontariato e di lavoro. Vorrei fare servizio civile tra i vigili del fuoco».
La scelta dei giovani
Michela, Chakkrit e Adreea, tutti studenti a fine percorso scolastico, sono tre adolescenti come tanti, con mille sogni per la testa, tanti dubbi sul futuro, ma un'idea chiara sul presente: vivere un'esperienza di servizio civile. All'inizio è l'occasione per sperimentare un percorso di cittadinanza attiva, ma poi può diventare un primo passo verso il mondo adulto dell'occupazione. Ogni anno sono sempre di più le ragazze e i ragazzi sardi tra i 18 e i 29 anni che si impegnano in progetti nei settori dell'assistenza alla persona, della protezione civile, dell'ambiente, del patrimonio artistico e culturale, dell'educazione e promozione culturale.
Numeri in crescita
Erano 610 nel 2015, 740 lo scorso anno, ben 932 nel 2018. L'obiettivo della Regione, che per il prossimo bando 2019-2020 (scadenza l'11 gennaio 2019) mette sul piatto 550mila euro di risorse regionali che si aggiungono ai circa 5 milioni di fondi statali (solo per la Sardegna), è superare quota 1.000. «La Regione crede moltissimo nel servizio civile», spiega Luca Galassi, direttore generale dell'assessorato regionale al Lavoro, «perché rappresenta un atto di solidarietà verso i più deboli oltreché un'opportunità di crescita che può favorire l'ingresso dei giovani nel mercato del lavoro. Detto questo», sottolinea, «il servizio civile non è lavoro, non è un tirocinio né uno stage o un apprendistato, ma un'esperienza formativa di vita». Con i fondi regionali saranno finanziati progetti della durata di otto mesi nell'ambito di specifici settori: patrimonio ambientale, riqualificazione urbana, patrimonio storico, artistico e culturale.
Ideali e progetti
Motivazioni ideali e desiderio di una diversa esperienza di impegno sono alla base del boom di “civilisti” anche in Sardegna. Ma c'è anche la possibilità di ottenere 433 euro di rimborso spese ogni mese per dodici mesi per 30 ore di lavoro settimanali.
Oltre alla domanda, negli ultimi quattro anni è cresciuta anche l'offerta: un ruolo fondamentale l'ha avuto proprio la Regione, dimostrando che quando si creano le condizioni e migliora la qualità dei progetti i giovani rispondono. Attualmente i progetti in atto, che vengono presentati sia dalle associazioni di settore che dagli enti locali, sono 176 in tutta la Sardegna.
Mauro Madeddu