Rassegna Stampa

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Cagliari, guerra all’erosione al Poetto: “mini ripascimento” alla prima fermata

Fonte: web Castedduonline.it
31 ottobre 2018

 

 


Di Ennio Neri  30 ottobre 2018


 


Ripascimento? Basta la parola per spaventare sindaco e amministrazione. L’unico intervento che potrà essere fatto al Poetto riguarda la prima fermata. Metri cubi di sabbia per ricreare metri quadrati di superficie di arenile scomparsi in questi ultimi anni.

L’ultimo monitoraggio della spiaggia è del 2017, mentre l’ultimo rilievo della linea di riva risale al dicembre 2015. Tramite il confronto dei rilievi e delle foto satellitari relative agli anni precedenti si riscontra una complessiva riduzione dell’intensità dell’erosione che si manifesta con maggiore intensità nel tratto  compreso tra la passeggiata di Marina Piccola e lo Stabilimento Balneare “Il Lido”.

Mentre nel tratto compreso tra la “Quarta Fermata” e la “Quinta Fermata” la profondità della spiaggia non ha subito riduzioni significative. E addirittura, per quanto riguarda il tratto compreso tra lo stabilimento dell’Aeronautica Militare e il confine comunale con Quartu Sant’Elena, la profondità della spiaggia risulta in aumento.

L’intensità del fenomeno dell’erosione della spiaggia non ha complessivamente superato la soglia critica, ma l’allarme presto potrebbe scattare per ol tratto compreso tra Marina Piccola e lo stabilimento balneare “Il Lido” (arretramento dalla linea di battigia tra il 2013 e il 2016 pari a circa 9 m).

Secondo gli esperti a causare il danno sia le asportazioni di sabbia da parte dei turisti, sia la pulizia dell’arenile coi mezzi pesanti: la grigliatura comprime la spiaggia favorendo le inondazioni.

La spiaggia viene allagata in occasione delle mareggiate più intense. In tali casi i ristagni risultano interessare superfici pari al 17,7 % della superficie totale della spiaggia. Durante la mareggiata del 14 novembre 2016 la spiaggia venne allagata completamente.

Si ritiene che la soglia critica relativa alla dimensione della superficie dei ristagni sia quella pari al 30% della superficie totale della spiaggia.

“Prima di qualunque iniziativa sul Poetto è necessario costruire un modello dell’evoluzione della spiaggia sulla base di dati certi. Attraverso un monitoraggio constante che diventi poi anche un modello di gestione della spiaggia nel suo insieme senza confini amministrativi”, spiega Federico Ibba, consigliere comunale Centristi per l’Europa, “e’ importante avere un modello di sviluppo del Poetto, un modello condiviso anche con la popolazione. E il modello condiviso non può che prevedere anche l’utilizzo, per esempio, di operai per togliere la posidonia e non di camion che portano via anche la sabbia. Un modello che preveda le passarelle per uscire dalla spiaggia affinché turisti e le centinaia di migliaia di persone che lo frequentano non portino via la sabbia coi piedi”.