Rassegna Stampa

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Il monarca Zedda ed i cittadini cagliaritani sudditi (Pierluigi Mannino)

Fonte: web Ad Maiora Media
24 ottobre 2018

Il monarca Zedda ed i cittadini cagliaritani sudditi (Pierluigi Mannino)
 

Era il 2011, l’allora aspirante maggioranza urlava slogan quali ”ora tocca a noi” e ”meglio di prima non ci basta”. Son diventati, purtroppo, maggioranza ed è toccato a loro, ma hanno dimenticato di far meglio di prima.

Hanno dato vita ad interventi slegati tra loro, alcuni anche sensati e coraggiosi, che hanno stravolto la vita di cittadini e imprese. Hanno iniziato, per esempio, tracciando pseudo piste ciclabili per accontentare la minoranza urlante dei ciclisti e riuscendo a scontentare anche gli stessi amanti delle due ruote. A pseudo completamento delle piste, hanno sfregiato di rosso gli incroci utilizzando un materiale chiamato Rasocrete (costo circa 50 euro al metro quadro), che non trovava riscontri positivi tra gli stessi ciclisti. Col senno di poi e con uno sguardo allo stato del materiale rimasto sulle strade cittadine (spesso rimosso per interventi vari e mai ripristinato) non si può che dare ragione ai ciclisti. Tra l’altro, quando si fanno investimenti pubblici si ha l’obbligo di renderne conto, illustrando i benefici conseguenti all’intervento. Non basta elencare i chilometri tracciati per evidenziare la bontà dello stesso. Ma anche davanti all’evidenza, la maggioranza di centrosinistra continua a sminuire la portata dello spreco ciclabile e va avanti, continua a restringere le strade e rendere sempre più caotico il traffico cittadino.

Solo per una visione ideologica dell’azione politica e della gestione di una città. Una visione che parte dal considerare il cittadino come suddito che deve piegarsi al volere del monarca di turno, senza diritto, se non formale, di protesta e considerazione. Solo questo spiega la ratio di interventi. Ad esempio, l’eliminazione del semaforo in piazza Costituzione (meccanici e gommisti ringraziano) che ha trasformato quell’incrocio in una delle zone più caotiche e inquinate della città (innegabile il cattivo odore causato dal mix letale di scarichi, ferodi surriscaldati e frizioni messe a dura prova) o della realizzazione di piazza Garibaldi stravolgendo la viabilità di gran parte di Villanova e non solo. Sono solo alcuni esempi che evidenziano lo stile dispotico di questa maggioranza.

Non sono stati studiati interventi per rendere più facile la vita dei cagliaritani,ma si è fatto l’esatto contrario: il cittadino si deve adeguare, deve subire proprio come un suddito che serve solo nel momento elettorale per legittimare l’aspirante, democratico, tiranno. Per evitare l’accusa di saper solo criticare, un suggerimento postumo: per favorire la pedonalità della zona commerciale sarebbe bastato fare un sottopasso per le auto tra viale Regina Margherita e viale Regina Elena. Magari sarebbe costato meno della pavimentazione realizzata. E magari con quel sottopasso si sarebbe potuto unire la via Mazzini, così da garantire una via d’uscita da Castello. Sarebbe stato chiedere troppo? Sicuramente sarebbe stato più intelligente e funzionale per rendere un sevizio al Cittadino, quello con la C maiuscola e non al suddito.

Tralasciando volontariamente l’argomento ‘porta a porta’, grazie al quale si è raggiunta l’apoteosi dispotica di chi ha trasformato i cittadini/sudditi in operatori ecologici a titolo oneroso.

Pierluigi Mannino – Consigliere comunale di Cagliari di Fratelli d’Italia

(admaioramedia.it)