Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Sui bus oltre cento sanzioni al giorno

Fonte: L'Unione Sarda
22 ottobre 2018

CTM. Quasi un passeggero su dieci viaggia senza avere biglietto o abbonamento

 

 

Una mattina con i controllori: le scuse e l'imbarazzo dei multati

 

«Non ho il biglietto perché sono dovuta salire urgentemente», s'imbarazza la distinta quarantenne sul bus numero 1 in via Nazario Sauro. Un amico si offre per pagarle il biglietto: «Troppo tardi, ora può pagarle la sanzione da 53,30 euro», allarga le braccia il controllore. Altro evasore, altra corsa: «Dai, è scaduto da 21 minuti», se la tenta un ragazzo sull'8 nel Largo. Al capolinea in piazza Matteotti, un filippino “si costituisce” ai controllori (in realtà sono verificatori , dal 2017 agenti di polizia amministrativa). Sempre lì un fulmine entra dalla porta anteriore, vede i tre in divisa, percorre mezzo bus e scende dalla porta centrale: velocissimo. È una ragazzina, userà a scrocco il bus successivo.
Gli scrocconi
Benvenuti nel mondo del “si viaggia senza pagare”, ma che spesso fa pagare assai di più. I verificatori del Ctm hanno ormai la tendinite, a forza di scrivere verbali: le 110 sanzioni al giorno sono la media delle 33mila elevate da gennaio a oggi. La stragrande maggioranza è di 53,30 euro: biglietto mancante o scaduto. Ma si deve pagare entro cinque giorni, altrimenti si passa a 66,30 euro per il saldo entro il 60° giorno. Infine, la sanzione passa a un importo tra i 79,30 e i 196,30 euro dal 61° giorno, ma a quel punto non si tratta più col Ctm: l'accordo con l'Agenzia delle entrate, che può pignorare i beni dei debitori insolventi, è quasi firmato.
I verificatori
Sono una trentina, il Ctm li ha incrementati. Una squadra formata dal responsabile del servizio Giorgio Scrofani e dai colleghi Giovanni Zucca e Rossano Argiolas, tutti ex autisti con 26 anni di anzianità, è rapida ed esegue schemi provati in allenamento. Salgono prima dei passeggeri in attesa alla fermata per controllare chi è già a bordo, l'autista blocca le obliteratrici e fanno la verifica con tutti, uno per uno. Raramente l'intero “carico umano” si salva, insospettabili compresi. Sulla linea M in via Roma, ad esempio, capitola una giovanissima il cui abbonamento per studenti è scaduto: «L'ho fatto in novembre, quindi finisce in ottobre», dice ai verificatori. Sbagliato: la tessera per studenti scade sempre ad agosto, quindi sanzione. Chi sale sui bus senza biglietto e vede i verificatori, lo acquista dall'autista con un sovrapprezzo di 50 centesimi. Sempre più passeggeri usano l'app del Ctm Busfinder.
I controlli
Mentre la 1 e la 9 si confermano le linee con la maggiore evasione (ovvio: sono le più frequentate), sull'M un giovane senza biglietto tenta di commuovere i verificatori, addestrati a una cortese fermezza: «Mi multate? Fate questo a un ragazzo?». Il verificatore gli sorride: «È il mio lavoro». Certo, andrà peggio al giovane che ha strappato la sanzione in faccia al verificatore, sul 3 al Poetto: un processo per oltraggio a pubblico ufficiale. Forse è meglio ispirarsi a un ragazzo marocchino sull'8: «Sono arrivato ieri, vivevo in Sicilia». E il verificatore: «Anche lì si paga sui bus». Il giovane lo guarda e gli porge la carta d'identità. Lo fa anche una signora sulla cinquantina, poco dopo: «Ho sbagliato, ma ho avuto una settimana difficile». Ora, più difficile.
Luigi Almiento