Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Via Codroipo, strada dimenticata Appello al Comune di 80 famiglie prigioniere del degrado

Fonte: L'Unione Sarda
15 ottobre 2018

Erba, rami pericolanti e marciapiedi sconnessi davanti alle case popolari Via Codroipo, strada dimenticata Appello al Comune di 80 famiglie prigioniere del degrado 

 «Prigionieri, ecco cosa siamo. Ostaggi delle auto dei genitori degli scolari della scuola primaria e degli studenti dell'Azuni che la mattina verso le otto, e qualche ora dopo, da mezzogiorno e mezzo alle tredici e trenta, diventano i padroni incontrastati del piccolo rione popolare». Così dicono dalle parti di via Codroipo, la strada senza uscita affacciata sulle tombe antiche di Tuvixeddu.
La protesta
Una denuncia, che è poi un lungo elenco di disagi, sollevata dagli uomini e dalle donne delle ottanta famiglie residenti, «stanchi e stufi» dei ripetuti appelli al Comune, proprietario delle palazzine, «troppo spesso inascoltati». Problemi di sempre, non solo legati alla presenza ingombrante e quotidiana delle macchine in sosta selvaggia che da sola costituisce una vera emergenza. «Qui abitano diversi disabili, la maggior parte di noi sono anziani e se devi uscire la mattina e lo devi fare nell'orario d'ingresso e uscita delle scuole sei fregato. La via è bloccata», taglia corto il pensionato Enrico Bernardi, eletto portavoce del malcontento.
L'elenco
L'inventario delle rivendicazioni è una lunga pergamena. «Partiamo dagli ultimi problemi, le multe nei giorni in cui passa la macchina pulistrada. Siamo costretti a parcheggiare le nostre auto in parte sul marciapiede centrale per non intralciare i lavori, ma non basta. Purtroppo nei nostri pilotis non esiste il piano antincendio e ciò ci impedisce di utilizzarli. L'alternativa per la sosta sono i centocinquanta metri della strada», ricorda Bernardi. Tra l'altro sgangherata, danneggiata dalle radici dei pini che quest'estate l'avevano inondata con i loro aghi secchi. «Li abbiamo raccolti per evitare gli incendi, che tra l'altro si sono verificati nell'area della necropoli.
I rischi
In quel punto, oltre la recinzione, l'erba alta e incolta rappresenta un vero pericolo. Miccia per il fuoco ma anche terreno ideale per far vivere i ratti. «Il Comune dovrebbe davvero essere più presente, tanti interventi li facciano con i nostri soldi, come la tinteggiatura dei pilotis o la sistemazione dei pozzetti interni che sarebbero, vista la proprietà, di competenza municipale», ricorda uno dei responsabili dei diversi condomini che insistono sulla via, Paolo Marcia, mentre mostra gli impianti esterni alle abitazioni intasati e allagati.
L'età
Le palazzine grigie di via Codroipo i loro anni li dimostrano tutti. Qualche calcinaccio staccato è finito di sotto, i pali della luce denunciano una manutenzione inadeguata, qualche perdita idrica dovuta a tubazioni malconce ha raggiunto fili elettrici. Eppure i residenti tengono al decoro. Nel cortile i giardini sono puliti e ordinati, carichi di piante e fiori ben curati.
A. Pi.