In a mosaic World

I l sud della nostra Isola guarda al sud del mondo come a un'opportunità. La mano allungata all'Africa e ad altri continenti, per cogliere i valori della diversità. Perché in fondo, siamo fatti anche per assorbire altre culture, oltreché per spostarci e superare barriere, geografiche e linguistiche. Perché il movimento, il cambiamento e l'avventura, il desiderio e la ricerca di nuovi orizzonti, fanno parte dell'esperienza umana. Così, il progetto multiculturale e multidisciplinare In A Mosaic World, che dopo l'avvio di ieri a Cagliari nel quartiere Marina, continua a girovagare oggi alle 19 e alle 21 con la colorata carovana di migranti, attori e persone comuni, «approfondisce la conoscenza della diversità che popola i nostri territori», spiega Karim Galici, regista di un'idea la cui realizzazione è stata resa possibile grazie alla onlus Il Sicomoro, Abaco Teatro, Impatto Teatro, SpazioMusica, L'Artistico Foiso Fois, l'Istituto Sandro Pertini per i servizi sociali, l'assessorato regionale del Lavoro e quelli comunali a Cultura e Verde Pubblico, Fondazione Sardegna.
«Come in un mosaico, le tessere possono essere tanto differenti quanto sinonimo e simbolo d'unione», prosegue l'autore: «Tutti i protagonisti portano nel processo di creazione le loro diversità come ricchezza di un patrimonio comune, che si sviluppa tra le storie di chi in questo momento vive il territorio, ma anche di chi ne ha vissuto altri». In a Mosaic World, al momento un work in progress, è un viaggio simbolico in cui gli spettatori, dopo aver attraversato metaforicamente uno dei continenti, «si incontrano ed entrano nella visione di un mondo ideale». In ottobre, partiranno i laboratori di teatro, danza, musica, scenografia, rivolti a tutti. Il progetto compiuto sarà presentato il 19 e 22 dicembre e trasformerà il quartiere Marina in un grande palcoscenico per lanciare il messaggio di pace. (c.a.)