Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La rinascita del Corso senza auto Tavolini all'aperto e turisti nel tratto tra via Sassari e via Ca

Fonte: L'Unione Sarda
23 agosto 2018

STAMPACE. Esultano i commercianti: «È finita l'agonia nella seconda parte della strada pedonale»

La rinascita del Corso senza auto Tavolini all'aperto e turisti nel tratto tra via Sassari e via Caprera 

Il Corso di serie B è stato promosso nella massima serie. Il tratto tra via Sassari e l'arco di Palabanda ha vissuto un lungo purgatorio, ma ora cagliaritani e turisti si spingono fino a lì e possono cenare all'aperto. C'è stata una lunga gestazione per quel tratto di strada, coi commercianti stremati dall'attesa per la fine dei lavori che vedevano la grande folla fermarsi nel primo tratto del Corso. Il flusso pedonale veniva arginato dal cantiere per la villa romana scoperta davanti all'Ersu e in pochi si avventuravano oltre, dove fino a un mese fa non si potevano neanche sistemare i tavoli all'aperto.

«FINE DI UN INCUBO» Impegnato a servire i turisti accomodati davanti al suo ristorante Antonio Ghiani non nasconde la soddisfazione. «Ce la siamo vista brutta tutti quanti, l'attesa è stata snervante ma ora vedere la strada affollata con turisti e tavolini all'aperto è una grande soddisfazione», spiega il titolare della Damigiana e vice presidente del consorzio dei commercianti del Corso e di piazza Yenne. «I lavori in questo tratto erano terminati nel luglio dell'anno scorso, ma tecnicamente l'area era ancora un cantiere e abbiamo dovuto aspettare la chiusura formale e la consegna dell'opera al Comune - spiega - a quel punto da luglio abbiamo cominciato a ricevere le autorizzazioni per poter occupare il suolo pubblico».

I NUOVI ARRIVI Come era lecito immaginare, la pedonalizzazione sta favorendo l'apertura di nuovi locali per un pezzo di città che ora dovrà ridefinire il suo ruolo. Il timore dei residenti è che si ripeta l'effetto Marina dove le strade sono invase di ristoranti e turisti che hanno preso il posto di botteghe e residenti. Una dopo l'altra stanno arrivando le nuove aperture, dal Comune partono le autorizzazioni per sistemare i tavolini all'aperto e anche l'ultimo tratto verso via Caprera sta vivendo una nuova giovinezza. «Abbiamo aperto il 2 agosto e qui intorno altri sono arrivati anche dopo di noi, si vede la crescita a vista d'occhio», spiega Riccardo Macis dal bancone dell'Eight Rock Pub, «prima avevamo un locale in via Università, ma a Castello c'è sempre meno movimento e la chiusura di via Mazzini ci aveva tagliato le gambe. Qua si sta creando una zona bellissima e siamo contenti della scelta di puntare sul Corso».

LE TRE PARTI DEL CORSO Lungo 800 metri, il corso Vittorio Emanuele II attraversa tutta la zona di Stampace, da piazza Yenne alla chiesa dell'Annunziata. Nell'estate 2012 la Giunta aveva iniziato a chiudere al traffico la prima parte del Corso per le “Notti colorate”, l'anno dopo era partita la sperimentazione con la chiusura prevista ogni venerdì e sabato sera di tutta l'estate. In questo modo i cagliaritani si sono gradualmente abituati, da anni quei primi 160 metri di Corso hanno detto addio alle auto e a gennaio è stata formalizzata la pedonalizzazione definitiva. Nel frattempo sono andati avanti i lavori per la riqualificazione del secondo blocco da 270 metri, tra via Sassari e via Caprera. L'anno scorso i lavori erano quasi terminati ma il Comune non poteva ancora dare il via libera alle concessioni del suolo pubblico. Ora, finalmente, è arrivata la svolta e la parte fantasma del Corso si è animata. Tutto è rimasto come prima negli ultimi 370 metri regolarmente aperti al traffico.

IL BUS DEL CTM Il Comune e il Ctm hanno deciso di invertire il senso di marcia in via Caprera e ora è possibile salire da viale Trieste fino all'arco di Palabanda. Questo percorso è anche quello che ora farà la linea 1 del Ctm, accontentando i residenti di Stampace - soprattutto gli anziani - che con la pedonalizzazione del Corso avevano perso la possibilità di spostarsi comodamente coi mezzi pubblici.
Marcello Zasso