Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Tubi vecchi, cede l'asfalto

Fonte: L'Unione Sarda
17 luglio 2018

Abbanoa: «Il caldo contribuisce alla rottura delle condutture con più di quarant'anni»

 

In una settimana già quattro casi legati alla perdita d'acqua 

 

Ha più di quarant'anni ed è realizzata in fibrocemento o in ghisa grigia, materiali sensibili alle escursioni termiche e che con il passare del tempo si deteriorano. Ecco perché la vecchia - nei numerosi tratti che non sono stati ancora sostituiti - rete idrica della città, con i suoi 380 chilometri di lunghezza, in queste giornate di grande caldo sta mostrando tutta la sua debolezza. Dall'inizio del mese ci sono state delle rotture di tubazioni in via Palestrina (si è aperta una voragine nella strada e nel quartiere di Genneruxi si è riversato un fiume d'acqua), in via Fleming, in via San Saturnino e in piazza Giovanni XXIII. Ieri mattina l'ultimo episodio in via del Fangario.
LA NUOVA EMERGENZA Nel tratto di strada che unisce viale Monastir e viale Elmas la rottura della tubazione è avvenuta verso le 5 di ieri. L'acqua ha invaso la carreggiata e alla fine anche un tratto dell'asfalto è crollato. La zona interessata dal cedimento è stata transennata dagli agenti della polizia locale e dagli uomini della protezione civile. Gli operai di Abbanoa hanno lavorato tutta la mattina non senza disagi visto il caldo torrido e il traffico intenso (con le inevitabili file d'auto che si sono formate per la riduzione della carreggiata). L'intervento è andato avanti per tutta la mattina per sostituire integralmente un tratto di quattro metri di condotta (vecchia tubatura in fibrocemento) del diametro di 150 millimetri. «Un materiale», fanno sapere da Abbanoa, «particolarmente sensibili alle escursioni termiche. La dilatazione del terreno sollecita le tubature e nei punti critici si verificano le rotture. Tutte le nuove condotte, invece, vengono realizzate in ghisa sferoidale: è il materiale che garantisce la migliore tenuta».
LA RETE Le alte temperature di questi giorni stanno contribuendo a mettere a dura prova la tenuta della vecchia rete idrica. I cedimenti dunque potrebbero ripetersi. I 380 chilometri di tubazioni sono approvvigionati dai due impianti di potabilizzazione (San Michele e Simbirizzi a Quartucciu) che lavora l'acqua proveniente dal lago Mulargia. «Il passaggio successivo», spiegano da Abbanoa, «è il trasferimento dell'acqua potabile a sei serbatoi con un volume d'accumulo complessivo di 110 milioni di litri: tre sono a San Vincenzo, due a Monte Urpinu e uno a San Michele. Poi c'è la distribuzione in rete a una media è di 1020 litri al secondo».
L'INVESTIMENTO Le rotture delle condutture sono sempre più frequenti e negli ultimi tre anni Abbanoa ha sostituito diverse reti idriche per un investimento di un milione e mezzo di euro. In alcune zone gli interventi degli operai della società sono stati diversi per i numerosi guasti: così le nuove tubazioni sono state realizzate in tutto il Cep, nel Quartiere europeo, a San Benedetto, Pirri fino ad arrivare in via dei Conversi, via dei Valenzani, viale Ciusa, via Logudoro e via San Giorgio. «Insieme al Comune», evidenziano da Abbanoa, «si sta portando avanti il piano speciale, “Progetto Cagliari”. Prevede la sostituzione dei sottoservizi dove si eseguono interventi di riqualificazione delle piazze e delle strade, come avvenuto nel largo Carlo Felice, nel corso Vittorio Emanuele, in via Manno e in piazza Garibaldi».
L'INNOVAZIONE Intanto Abbanoa punta sull'innovazione con la “ingegnerizzazione delle reti”. Non potendo pensare di sostituire tutte le tubazioni, spendendo risorse infinite, si cercherà di agire sulle cause che provocano le perdite e le rotture dotando la rete di apparecchiature di misurazione - e controllo - della pressione e della portata dell'acqua.
Matteo Vercelli