Rassegna Stampa

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Province, illegittimo prelievo risorse da Stato: nell’Isola 200 milioni in meno

Fonte: web sardiniapost.it
6 luglio 2018

Province, illegittimo prelievo risorse da Stato: nell’Isola 200 milioni in meno


Lo Stato non poteva imporre un prelievo forzoso ai danni delle Province per il 2017 in aggiunta a quelli già disposti precedentemente. Lo ha stabilito la Corte Costituzionale con la sentenza numero 137 del 27 giugno. In particolare, i giudici della Consulta hanno dichiarato l’illegittimità costituzionale della norma contenuta nel decreto-legge del Governo, il numero 50 del 24 aprile 2017, ovvero l’articolo 16 che disciplinava il “riparto del concorso alla finanza pubblica da parte di province e città metropolitane”. La sentenza segue i ricorsi promossi da Liguria, Toscana, Campania, Veneto, Lombardia e Piemonte, ma inevitabilmente avrà effetti anche sulle altre Regioni, comprese quelle a statuto speciale come la Sardegna, dove per il solo 2017 il prelievo forzoso di imposte (Rc auto e imposta provinciale di trascrizione) ammonta a circa 80 milioni di euro (21 a Cagliari, 17 a Nuoro, 29 a Sassari, 12 a Oristano e 21 nel Sud Sardegna), 200 se si comprendono gli arretrati a partire dal 2014.

L’ammanco, sempre nel 2017, ha “costretto” la Regione Sardegna a metterci una pezza, intervenendo con 58 milioni del fondo unico regionale necessari per pagare gli stipendi dei dipendenti delle Province. Ora, ha commentato il presidente della commissione Autonomia del Consiglio regionale, Francesco Agus, “questi soldi vanno chiesti indietro”. Come? “Inserendo la voce in Finanziaria come entrata”. Cioè come se fossero nella disponibilità della Regione”. In caso di impugnazione da parte dello Stato, “meglio ancora, così la questione sarà risolta alla luce della sentenza della Corte Costituzionale”.

Il consigliere del Campo Progressista Sardegna aggiunge che “la sentenza rappresenta l’ennesima prova che il prelievo forzoso fatto dal 2014 in poi è illegittimo. Nel nostro caso la nostra situazione è peggiore perché come regione a statuto speciale non abbiamo avuto accesso ai fondi compensativi”. Adesso, continua, “è il caso che il tavolo aperto dall’assessorato agli Enti locali per quantificare l’ammanco attivi ricorsi alla luce di questa sentenza”. Ricorsi mai fatti prima perché “l’assessorato alla Programmazione, impegnato sul fronte accantonamenti che purtroppo non ha prodotto risultati, ha sottovalutato una battaglia fondamentale con molte chance di vittoria”. In questo modo, ha dichiarato la segretaria generale della Uil Fpl Sardegna, Fulvia Murru, commentando la sentenza del 27 giugno, “la Corte Costituzionale ha finalmente dato il via libera alla riassegnazione delle risorse che permetteranno alle quattro Province sarde di riprendere a funzionare a regime, confermando ciò che Uil sta dicendo da tempo”.