Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Istruzioni per salvarsi dall'ingorgo Al via un progetto per rendere più efficaci le alternative all'

Fonte: L'Unione Sarda
11 giugno 2018

Migliori informazioni agli utenti grazie alla collaborazione tra atenei e aziende di trasporto

Istruzioni per salvarsi dall'ingorgo Al via un progetto per rendere più efficaci le alternative all'auto


Per provare a ridurre il traffico delle auto private bisogna incoraggiare i cittadini a utilizzare sempre di più i mezzi pubblici. La sfida è convincerli a lasciare a casa la macchina per utilizzare l'autobus, ma anche i servizi di car sharing, car pooling e bike sharing. Ma è necessario dare informazioni sempre più puntuali sui collegamenti e sulla disponibilità dei servizi di trasporto.
È nato con questi presupposti il progetto Simple (Strumenti e modelli per la mobilità sostenibile), promosso con un bando di Sardegna ricerche, vinto dall'Università di Cagliari. Nell'iniziativa sono coinvolte le aziende del trasporto pubblico locale urbano (Ctm Cagliari, Aspo Olbia e Atp Sassari), quelle che operano nell'extraurbano (Arst, Autolinee Baire e Autolinee Mereu), la fondazione Sviluppo sostenibile, Push, Playcar, Sardinia biking e Geoinfolab.
L'INIZIATIVA Finanziato con circa 300mila euro, il progetto ha avuto il via libera a febbraio scorso e sarà attuato in due anni e mezzo. I responsabili scientifici del progetto sono i docenti dell'Università di Cagliari Luigi Atzori e Italo Meloni. I dettagli dell'iniziativa sono stati illustrati ieri, nel corso di un incontro nella facoltà di Ingegneria e di Architettura dell'ateneo cagliaritano.
LE STRATEGIE Se non si hanno particolari esigenze, la scelta dei mezzi pubblici può far risparmiare un bel po', soprattutto nel momento in cui si effettua un abbonamento integrato. Luigi Atzori, uno dei due coordinatori del progetto Simple e docente del dipartimento di Ingegneria elettrica ed elettronica dell'Università, chiarisce che «l'utente spesso ha difficoltà nel trovare esattamente il servizio ottimale per le sue esigenze di spostamento. Un'altra difficoltà è legata al fatto che i servizi di trasporto pubblico non sono integrati tra di loro. Il cittadino deve selezionare servizi di volta in volta diversi, per poter completare i propri spostamenti. Infine, tante persone sono ancora affezionate all'auto privata e tendono a utilizzarla per comodità o per pigrizia».
L'obiettivo del progetto Simple è scardinare queste criticità, provando a studiare sistemi innovativi per comunicare meglio con l'utente finale, introducendo dei servizi per integrare quelli di mobilità, in modo che il cittadino possa accedervi più facilmente. «Se le persone fossero incentivate a utilizzare il trasporto pubblico - sottolinea Atzori - si ridurrebbe il traffico privato e sarebbe più semplice anche per l'utente raggiungere la propria destinazione».
L'OBIETTIVO In quest'ottica è indispensabile semplificare sempre più il servizio. Se chi decide di utilizzare il trasporto pubblico sapesse che ci impiega un determinato tempo, probabilmente potrebbe decidere di spostarsi da casa o dal lavoro mezz'ora dopo o un po' prima. «A volte basta davvero pochissimo per cambiare le proprie abitudini - evidenzia Atzori - per risolvere il problema e raggiungere l'obiettivo, senza rinunciare ai propri impegni. Poi è chiaro che se una persona deve uscire tassativamente a una determinata ora, preferirà prendere l'auto. Ma, in questo caso, non è sempre detto che ci si possa davvero impiegare meno tempo a percorrere un tragitto, rispetto ai mezzi pubblici».
L'intento, conclude Atzori, è che le aziende di trasporto collaborino «e facciano sempre più rete tra loro, perché è così che si può riuscire a dare un servizio completo al cittadino. Ideale e vantaggioso, ad esempio, sarebbe poter comprare un abbonamento unico per utilizzare i servizi di car sharing e quelli di trasporto pubblico all'interno della città».
Eleonora Bullegas