Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

COMUNE. Ricerca scientifica su centenari e invecchiamento Record di lunga vita Longevità, confronto

Fonte: L'Unione Sarda
11 giugno 2018

COMUNE. Ricerca scientifica su centenari e invecchiamento Record di lunga vita Longevità, confronto con la Bielorussia

È un record da esportare. I sardi, e in particolare i cagliaritani, i barbaricini e gli ogliastrini, invecchiano bene e sani. Lo stile di vita mediterraneo è il minimo comune denominatore dei 480 centenari isolani. Un percorso scientifico che Roberto Pili, presidente della Comunità mondiale della longevità, ha intrapreso con gli esponenti più illuminati della comunità scientifica della Bielorussia. Ieri mattina, nell'aula consiliare di Palazzo Bacaredda, si è svolta la cerimonia di chiusura delle “Giornate della ricerca scientifica bielorussa in Sardegna”. A fare gli onori di casa il presidente del Consiglio Guido Portoghese e la vice sindaca Luisa Anna Marras.
LO STUDIO Qual è il filo scientifico che lega la nostra Isola alla Bielorussia? «Abbiamo lo stesso numero di centenari, anche se con una popolazione ben diversa. Noi siamo 1,6 milioni, i bielorussi poco meno di 10 milioni», spiega Roberto Pili. A parte i numeri? «Sono una nazione in piena crescita economica che si avvicina rapidamente al benessere. Il Pil è superiore al 7 per cento». Con risvolti negativi. «Sì, aumenta la durata della vita, ma anche le malattie non trasmissibili (cardiovascolari e metaboliche)». Qual è l'obiettivo? «Vogliamo condividere i risultati della nostra ricerca scientifica per aiutarli a invecchiare nel miglior modo possibile». I segreti di lunga vita? «Il 25 per cento va riferito all'eredità dei geni buoni, il restante 75 per cento è legato allo stile di vita, all'alimentazione, all'attività fisica ed estetica: coping e resilienza». Cioè? «La capacità di risolvere e superare i problemi».
DIETA MEDITERRANEA La dieta dei bielorussi era basata soprattutto su carboidrati a base di patate e tuberi. Con l'aumento delle disponibilità economiche l'alimentazione si è occidentalizzata e si consumano più carni e alimenti grassi. L'opera di conversione non sarà traumatica. «Senza particolari stravolgimenti vogliamo proporre sulle loro tavole gli alimenti salubri che hanno fatto la fortuna dei centenari sardi, in particolare il vino Cannonau e l'olio», aggiunge Pili. In due parole dieta mediterranea. Uno stile alimentare che - come detto - è riconosciuto scientificamente per la prevenzione delle malattie cardiovascolari, metaboliche e, in alcuni casi, tumorali. «Con la Bielorussia abbiamo intrapreso un percorso che, ad agosto, porterà alla costituzione di una summer school riservata a giovani studenti».
LA CITTÀ DEI CENTENARI Il presidente del Consiglio Portoghese ha evidenziato che in città vivono 60 centenari. «Un invecchiamento attivo ha importanti ricadute sulle politiche sociali ed economiche. I nostri pozzi di petrolio sono le risorse naturali: boschi, vigneti e agrumeti».
Andrea Artizzu