Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Poetto: al mare fra i cantieri

Fonte: L'Unione Sarda
4 giugno 2018

Prima domenica balneare con disagi per chi va in spiaggia con l'auto e per gli operatori

 

 

Lavori in corso di fronte al Lido, parcheggiare è un incubo

 

 

Velato fino a metà pomeriggio, come da previsioni, ma caldo: il clima, ieri, ha finalmente dato il via ufficiale alla stagione balneare al Poetto. E in tanti, ieri mattina, si sono presentati con costume, telo da spiaggia, ombrellone, creme protettive, all'appuntamento con la prima vera domenica di mare dopo un maggio particolarmente piovoso. Spiaggia frequentata ma non ancora affollata, banchi di posidonia spiaggiata sul bagnasciuga in lenta ma progressiva riduzione (si confida nella prima maestralata), stabilimenti in funzione, gente a mollo, intenso via vai sulla passeggiata e le piste pedonale e ciclabili. Tutto bene, se non fosse per i cantieri aperti accanto al “Cavalluccio marino”, di fronte al Lido, dove transenne e reti di protezione circondano un'ampia area, rendendo inaccessibili decine di parcheggi.
ANDIRIVIENI «Vede in che condizioni lavoriamo?», sospira Margherita Pani, titolare del “Baffo”, uno dei chioschi-ristoro storici al Poetto. Indica l'andirivieni di auto in cerca di un posto libero per il parcheggio e i ragazzi senegalesi che si sbracciano nel tentativo di incoraggiare e dirigere il traffico: «Gli stalli inutilizzabili sono almeno 150», calcola la ristoratrice. Il “Baffo”, come gli altri, aspetta di sapere quando potrà traslocare di qualche decina di metri verso il lungosaline, in un'area che però è ancora transennata e, oltre le recinzioni, esibisce scavi non coperti, tubi, tombini scoperchiati: «Sono rientrata tre settimane fa dall'Inghilterra - prosegue Pani - e non ci ho mai visto un operaio. È tutto fermo».
«I lavori sono bloccati da almeno un mese e non si capisce il motivo», rincara la dose il suo collega Davide («il cognome meglio di no») de “Lo Sfizio”: «Lì lavorava una ditta siciliana: ottima, gli operai staccavano alle 21. Quelli della ditta sarda, nei cantieri sul lungomare, alle 17 salutano e vanno via».
LO STABILIMENTO «I nostri clienti ne risentono fino a un certo punto perché noi abbiamo i nostri, di parcheggi», spiega Angelo Cerina, amministratore dello stabilimento Il Lido, che si trova proprio di fronte all'area interessata dai lavori. «Certo, non bastano per tutti perché le cabine sono più numerose dei posti auto, però sono fiducioso. Lo scorso febbraio il Comune ci ha promesso che i lavori sarebbero terminati per fine maggio: siamo appena agli inizi di giugno e visto il maltempo del mese scorso un po' di ritardo ci può stare. Finora tutti gli impegni presi dall'amministrazione sono stati mantenuti. Certo, se a metà mese la situazione dovesse rimanere quella attuale comincerei a preoccuparmi». Cerina guarda con ottimismo al futuro trasferimento dei camion-ristorazione: «Si libererà una ventina di nuovi posti auto che faranno comodo a chi frequenta questo tratto di spiaggia».
ORARI L'edicola di fronte è un ottimo punto d'osservazione: «I parcheggi in questa zona erano già diminuiti con il rifacimento del lungomare: con i cantieri, sono ancora di meno», ragiona il titolare, Simonluca Perla. «La scarsità di parcheggi è un problema: d'accordo la mobilità sostenibile, ma per chi come me si muove dall'altro capo della città (nel mio caso Mulinu Becciu) non è pensabile usare la bicicletta (se non sei allenato) o l'autobus (ci metterei un'ora)». Lui, coi suoi orari, non ha problemi di parcheggio: «Alle 6,30 - ride - i posti liberi non mancano». Ma anche la signora Francesca Dalu, ieri, ha trovato facilmente: «L'ho lasciata proprio qua. Sono arrivata verso le 8,30». Per chi, la domenica, non ama svegliarsi presto non resta che inzertai s'ora : quella giusta è tra mezzogiorno e l'una, quando i bagnanti mattinieri riprendono l'auto per tornare in città.
Marco Noce