Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Battaglia in Aula per una villa

Fonte: L'Unione Sarda
21 maggio 2018

SAN MICHELE. Interrogazione in Consiglio comunale su un terreno della Pregamma

 

 

 

Prima l'ok di Regione e Sovrintendenza, ora via libera dal Tar

 

 

 

 

«L'oliveto ai piedi del Colle di San Michele non si tocca, fa parte del patrimonio paesaggistico di tutta la città». Il consigliere di maggioranza Matteo Massa (Progressisti sardi) domani presenterà un'interrogazione per cercare di bloccare la realizzazione di una villa nella lottizzazione tra l'ospedale Brotzu, il Microcitemico, via Jenner e il parco verrà realizzata una villa. Massa vuole tentare l'ultima carta disponibile per convincere Regione o Sovrintendenza a fare retromarcia sull'autorizzazione paesaggistica e presentare ricorso al Consiglio di Stato.
LA BATTAGLIA LEGALE La vicenda che vede protagonista la società Pregamma, riconducibile a Emilio Floris (ex sindaco e attuale senatore di Forza Italia), è lunga e ingarbugliata. Istanze, dinieghi, ricorsi a Tar e Consiglio di Stato si sono conclusi poco tempo fa a favore della società proprietaria della lottizzazione alle spalle del rudere che sarebbe dovuto diventare una clinica privata. Il Comune sconfitto nella battaglia legale è stato costretto suo malgrado a rilasciare la concessione edilizia. Il timore di una parte dei consiglieri comunali firmatari dell'interrogazione e di alcune associazioni ambientaliste ed ecologiste è che la costruzione della villa potrebbe essere solo il primo atto di un'operazione di dimensioni ben più ampie, che consisterebbe nella realizzazione di altri edifici con volumetrie importanti.
IL CORTOCIRCUITO Nel 2015 la società dei Floris (e di altre due famiglie cagliaritane) ha chiesto l'autorizzazione per costruire nell'ambito del Piano di lottizzazione approvato nel 1993. Il Comune l'ha negata sostenendo che erano passati oltre 10 anni da quella data e che l'area era sottoposta a vincoli paesaggistici e tutelata dalla Regione. La Pregamma, difesa dall'avvocato Benedetto Ballero, si è opposta ed è riuscita a ottenere dal Tar la sospensione del no comunale perché il limite temporale era stato interrotto dalla realizzazione delle opere di urbanizzazione, collaudate dai tecnici del Comune. Nel 2017 i dirigenti dell'assessorato all'Urbanistica si sono rivolti al Consiglio di Stato che ha accolto l'appello.
Ma una sorpresa è in arrivo a Palazzo Bacaredda. Regione e Sovrintendenza si pronunciano positivamente (per la Pregamma) e rilasciano i rispettivi nulla osta di compatibilità paesaggistica. Uno smacco per il Comune, una sorta di cortocircuito istituzionale anche perché nella valutazione i due enti certificano che «l'opera progettata, ritenuta conforme al Ppr, si inserisce coerentemente nel contesto di riferimento, senza compromissioni del paesaggio». Il Municipio (che non può esprimere pareri in materia paesaggistica) non potrà fare ricorso al Consiglio di Stato, ma deve anche rilasciare la concessione edilizia.
Andrea Artizzu