Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Due ponti per il nuovo fronte del marePrevisti dal piano regolatore, uno porterà a Giorgino

Fonte: L'Unione Sarda
8 aprile 2008

Porto. Il documento dell'autorità portuale: uffici, capannoni e il parco della Quarta regia nella zona di ponente
Un ponte affiancherà quello già esistente all'inizio della 195, mentre il secondo passerà sopra il canale che divide il mercato ittico dalla capitaneria di porto. Porterà al parco della Quarta regia.Due nuovi ponti: il primo, più grande, sarà sulla stessa linea della Scafa, mentre il secondo, più leggero, verrà costruito tra il mercato ittico e la Capitaneria di porto. E poi un parco - belvedere, affacciato sulla laguna di Santa Gilla. Li prevede la proposta per il nuovo piano regolatore del porto (preadottato dal comitato portuale a maggio del 2007) insieme ad altri cambiamenti radicali del waterfront cagliaritano. Non è tutto: nella zona di Sa Perdixedda nascerà un quartiere nuovo di zecca. Uffici, capannoni per gli operatori portuali, negozi e trattorie a pelo d'acqua. Il nuovo look è stato progettato dallo studio tecnico dell'autorità portuale, - in quel periodo presieduta da Nino Granara - in collaborazione con un gruppo di ingegneri sardi. Anzi, cagliaritani: Raffaele Lorrai (assessore comunale ai Lavori pubblici), Roberto Chessa, Gian Paolo Ritossa e Aldo Vanini. La consulenza architettonica per il fronte del mare invece è dello studio Boeri di Milano, protagonista di molte iniziative della Regione e presidente della giuria del concorso per il Betile.I PONTI SULLA LAGUNA In futuro la città sarà collegata a Giorgino con un nuovo ponte: affiancherà quello già esistente all'inizio della statale 195. Un progetto che avvicinerà la borgata al centro storico, contribuendo alla riqualificazione del rione. Il secondo viadotto sarà più piccolo e probabilmente strallato, in stile "Calatrava". Servirà per passare sopra il canale che separa la zona della Capitaneria di porto e della Motomar dall'area di Sa Perdixedda. PICCOLA PESCA L'intera area di fronte al mercato ittico cambierà volto. «Verranno valorizzate tutte le attività connesse alla piccola pesca: potrebbe ospitare un mercatino per la vendita del pesce fresco, attività commerciali e un museo», anticipa Roberto Chessa, che oltre ad aver curato il piano regolatore portuale, sta disegnando il piano di zona che riguarda Sa Perdixedda. I due mercati (quello all'ingrosso e quello al dettaglio) potrebbero essere uniti da un tunnel sotterraneo, utilizzato come collegamento diretto per il rifornimento dei banchi. Una soluzione che consentirebbe di completare i controlli igienico sanitari nella struttura più grande e trasferire le cassette di pesce nei box in riva al mare. In un piccolo market all'aperto che ricorderà i casotti del Poetto. QUARTA REGIA Ci sarà anche un parco, direttamente sulle sponde di Santa Gilla: una passeggiata che girerà intorno alla torre della Quarta regia. La struttura risale a 1898 - quando venne ricostruita dopo una violenta mareggiata - e serviva per stoccare la quarta parte del pescato del giorno. Una tassa destinata al Re - da qui il nome Quarta regia - e abolita solo nel 1956. Diventerà un belvedere: da una parte Castello, dall'altra Giorgino e la laguna. Il piano di zona prevede infatti «terrazze o torrette panoramiche per la fruizione del paesaggio». E, probabilmente, un punto d'osservazione per la fauna di Santa Gilla. Cioè una postazione per il birdwatching . Ma tra Sa Perdixedda e il molo di Ponente nascerà anche un nuovo rione. Il piano regolatore prevede gli alloggi per la Capitaneria di porto, con tutti i servizi connessi alla vita di quartiere. Qui si sposteranno anche i capannoni e nascerà un polo di uffici destinato alle attività portuali. Tutti i cantieri nautici invece verranno spostati nella colmata est del porto canale. VIA ROMA Il fronte del porto di via Roma avrà un profondo restyling: nuovi pontili per l'attracco degli yacht, con la stazione marittima che verrà trasferita sul molo Sabaudo. Dove potrebbe essere affiancata da un centro che le carte chiamano cripticamente "intermodale", ma che dovrebbe unire i collegamenti via mare (traghetti), terra (treno e autobus) e aria (navetta per l'aeroporto). IL PERCORSO Per vedere il porto del futuro però ci vorrà ancora tempo. Il piano regolatore è in un regime di preadozione: i prossimi passi coinvolgeranno ora i comuni interessati, che dovranno trovare un'intesa. Ovvero Cagliari, Sarroch e Capoterra. Poi, dopo l'approvazione definitiva da parte del comitato portuale, le carte verranno inviate ai ministeri (dei lavori pubblici e dell'ambiente), per approdare alla Regione.MICHELE RUFFI