Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Caos urbanistico, scontro in Consiglio

Fonte: L'Unione Sarda
10 luglio 2009

Comune. Dissidi tra l'assessore Campus e il presidente della commissione Tavolacci

Nuove polemiche sul progetto di edificazione in via Tristani

Divergenze di interpretazione su Puc e Piano per il centro storico, Floris prende tempo.
La delibera urbanistica ritirata mercoledì sera dal sindaco, poco prima del voto del Consiglio, riapre il caso legato al piano di recupero urbanistico dell'area (circa seimila metri quadri) compresa tra la via San Saturnino e via Tristani. Progetto da tempo presentato dalla società Ormus residenziale (che fa capo all'imprenditore Orione Giuntelli), che prevede l'edificazione di edifici per un totale di 12 mila metri cubi.
LA DIVERGENZA A far saltare la votazione è stato un contrasto tra la Giunta e una parte della maggioranza consiliare (soprattutto quella che fa capo al presidente della commissione Urbanistica Massimiliano Tavolacci) sull'interpretazione di un una coincidenza che crea un conflitto forse irrisolvibile: in quell'area, infatti, le linee guida del Piano particolareggiato per il centro storico (appena approvate dal Consiglio) hanno individuato un vuoto urbano. «E dunque non si può approvare un piano di recupero così impegnativo senza tener conto di questo», ha detto Tavolacci in Consiglio, «così com'è il progetto non può essere approvato». Ma, nel frattempo, la legislazione in vigore è quella regolata dal Puc, che in teoria renderebbe possibile l'intervento. «E dunque il Consiglio ha l'ultima parola sull'argomento, visto che il Piano particolareggiato sul centro storico non è ancora vigente», ha invece sostenuto l'assessore all'Urbanistica Gianni Campus.
Fatto sta che, per ora, la delibera che autorizzava il piano di recupero è stata ritirata dall'esecutivo, che ha forse temuto una sua clamorosa bocciatura in aula.
IL PIANO Ma quali sono le indicazioni contenute nel Piano particolareggiato? I vuoti urbani strategici vengono definiti di primaria importanza: «La loro acquisizione per l'uso pubblico, eventualmente avvalendosi di procedure perequative, potrà consentire di dare corso all'attuazione di “progetti esemplari” inquadrati in una visione di scala urbana e metropolitana», recita la proposta messa nero su bianco dalla Giunta e recepita dall'assemblea.
L'OPPOSIZIONE In quest'ottica la porzione tra via San Saturnino e via Tristani figurava addirittura al primo posto tra quelle indicate dall'esecutivo. Ora il dietrofront. «Se il Consiglio avesse approvato la richiesta di parere preventivo per la concessione del permesso a costruire alla ditta “Ormus residenziale” avremmo perso la grande occasione di mettere a disposizione dei cittadini un immenso spazio verde attrezzato, che fungerebbe da collegamento tra i quartieri di Castello e San Benedetto - dice il consigliere del Pd Claudio Cugusi - noi siamo da sempre favorevoli alle soluzioni di buon senso: il privato può essere compensato dal Comune»
IL PROGETTO Il piano attuativo proposto dalla società Ormus prevede l'utilizzo di un indice fondiario di 2,11 metri cubi per ogni metro quadro, per un volume complessivo di 12 mila metri cubi (su tre piani fuori terra), nei quali potenzialmente potrebbero trovare sistemazione 127 residenti. Il progetto parla anche di circa 4 mila metri quadri da destinare a parcheggi interrati e seminterrati, con 13 posti auto che sarebbero destinati a uso pubblico.
LA SOCIETÀ Carlo Giuntelli, uno degli amministratori della Ormus, aspetta di vederci chiaro prima di prendere una posizione definitiva: «Il terreno interessato dal piano di recupero è nelle condizioni attuali da moltissimi anni e negli ultimi tempi c'era sembrato che da parte del Comune ci fosse un rinnovato interesse verso il nostro piano - racconta - per pronunciarci aspettiamo di conoscere quale sarà la decisione definitiva dell'amministrazione. Credo che sia la posizione più responsabile che possiamo assumere in questo momento».
ANTHONY MURONI

10/07/2009