Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Così i ratti rosicchiano la città

Fonte: L'Unione Sarda
10 maggio 2018

L'ultimo episodio a Sant'Avendrace: rovinato un cavo della Telecom e isolate decine di famiglie

 

 

In aumento i danni e i pericoli provocati dall'esercito dei roditori 

 

 

Quando il 4 maggio i tecnici della Telecom sono andati a verificare perché a Sant'Avendrace decine di utenze fossero isolate, hanno trovato il cavo in rame della linea completamente mangiato. Nessun dubbio sulla causa: a rosicchiarlo in più punti facendo saltare il collegamento erano stati i ratti, di cui sono stati trovati escrementi in abbondanza. Ripararlo è costato un paio di migliaia di euro, al netto del mancato incasso per il blocco del traffico durato circa 48 ore.
UNA CALAMITÀ «A Cagliari è il primo caso nel 2018 - spiega Michele Perucci, dell'ufficio stampa Telecom - ma questo tipo di problema è assai frequente. I ratti sono i principali responsabili, ma in altre regioni abbiamo avuto danni alla rete causati anche dai ghiri e persino dai serpenti». Difficile fare un bilancio complessivo, perché i problemi causati da topi e ratti sono infiniti. Rosicchiano porte, legno, travi, cavi elettrici, condutture e persino il cemento. Scavano cunicoli e non si fermano davanti a nulla. Spesso sono causa di cortocircuiti e incendi. Negli Stati Uniti ogni anno provocano danni in 10 milioni di abitazioni, per un costo complessivo di circa 620 milioni di dollari. Senza considerare l'aspetto igienico sanitario: possono trasmettere all'uomo sino a 30 diverse malattie, alcune - come come salmonella, leptospirosi, tifo murino e colera - pericolosissime.
QUANTI SONO Altrettanto difficile, se non impossibile, risulta quantificare con precisione il loro numero effettivo. Secondo l'Aidaa, Associazione italiana in difesa degli animali e dell'ambiente, in Italia la media sarebbe di circa 8,6 topi per ogni cittadino. Il che significa che solo a Cagliari - in fogne, anfratti, sottotetti, cantine, doppie pareti, buchi e cunicoli di ogni tipo - potrebbero essere un milione. Altri invece sono più cauti e calcolano un rapporto di uno a due: per cui in città ce ne sarebbero poco più di 330mila.
500 INTERVENTI Da gennaio la Proservice, la società in house della Città Metropolitana e della Provincia del Sud Sardegna che si occupa anche di derattizzazione, ha già effettuato in città 489 interventi di bonifica, 1645 complessivamente. Mentre nel 2017, tra Cagliari e provincia, si è arrivati a quota 4252. «Il problema di ratti e topi - spiega il direttore tecnico Simone Rivano - è legato soprattutto alla presenza di rifiuti per strada e allo stato di abbandono in cui versano molti edifici e terreni. Per questo anche i privati devono fare la loro parte per evitare la proliferazione dei roditori. Il dato su Cagliari comunque è abbastanza costante negli anni e non si può parlare di una vera emergenza, inoltre crediamo che la raccolta dei rifiuti porta a porta possa avere un effetto positivo perché non ci saranno più i cassonetti per strada».
IL DISINFESTATORE Gianluca Scano, titolare della Green System, si occupa da 28 anni di catturare ed eliminare topi e insetti. Sino a dicembre la sua ditta aveva in appalto il servizio di derattizzazione nelle 75 scuole comunali ma lavora anche in supermercati, mercati (compreso quello di San Benedetto), caserme e decine di altri luoghi aperti al pubblico. «In media facciamo 50 interventi al mese - spiega -, molti nelle scuole. I topi sono ovunque, sono intelligenti e si adattano a qualunque ambiente. A Cagliari il loro numero è in aumento, penso anche per colpa della diminuzione dei gatti di strada». Tra le esche quella più usata da Scano è la pallina di cioccolato con la nocciolina dentro. «Ma sono anche molto ghiotti di semi di girasole, lardo e pinoli. La specie più diffusa in città? Purtroppo il norvegicus, cioè il ratto di fogna. Ne abbiamo trovato di giganti, come quelli che sono finiti in una speciale trappola chimica in un deposito di farine: dopo alcuni giorni c'erano dentro sette ratti di 20 centimetri».
Massimo Ledda