Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Luci e ombre del porta a porta

Fonte: L'Unione Sarda
26 aprile 2018

Lungo e acceso dibattito in Consiglio comunale sulla raccolta differenziata dei rifiuti

 

 

 

«Questo non è l'inizio della raccolta differenziata: a Cagliari è iniziata dieci anni fa». Ma i risultati sono pessimi e questa brutta abitudine incide in modo pesante sui costi della Tari: l'obiettivo della Regione è di arrivare all'80 per cento di rifiuti differenziati e riciclabili mentre nel capoluogo si sfiora il 30 per cento. «Senza la differenziata non c'è riciclo e non c'è risparmio. In altri centri nel giro di due anni hanno raggiunto il 70 per cento - ha spiegato l'assessora all'Igiene del suolo Claudia Medda - ora è una fase iniziale e ci si dovrà abituare, non serve il mero rispetto delle regole ma un impegno di tipo collaborativo. Noi non vogliamo creare problemi e siamo a disposizione per risolverli».
IN AULA Il Consiglio comunale ha dedicato un'intera seduta al dibattito sulla rivoluzione del porta a porta. L'idea è stata di Alessandro Sorgia che ha elencato i lati negativi della prima fase e i tanti dubbi e perplessità. Tra i punti critici anche una recente sentenza che renderebbe nulle le sanzioni per chi sbaglia nel differenziare nei mastelli condominiali dove non si può risalire al singolo utente.
IL FUNZIONARIO Come funzionerà il servizio lo ha spiegato bene il funzionario tecnico del servizio Igiene del suolo Andrea Cossu. Nelle prime cinque zone dove è partito il porta a porta abita il 20 per cento della popolazione e lì viene raccolto l'umido per tre volte e il resto per una volta alla settimana. Il sistema sarà così per l'80 per cento degli utenti con i mastelli che dovranno essere esposti dopo le 20.30, lo svuotamento sarà tra le 6 e le 12 e i contenitori dovranno essere riportati dentro casa entro la giornata. Il restante venti per cento è diviso in due settori che avranno regole diverse. A Marina e Castello, dove c'è una vita notturna e un flusso turistico diverso dal resto della città e abita il 3 per cento della popolazione, per due giorni alla settimana si dovranno esporre per strada i sacchi con carta, plastica e secco tra le 6 e le 8.30 del mattino e saranno ritirati entro le 10 mentre per vetro e organico ci saranno dei piccoli cassonetti con la tessera magnetica riservati ai residenti. A San benedetto, Sant'Alenixedda, parte della Fonsarda e parte di Stampace la raccolta sarà notturna, si dovrà lasciare una sola frazione al giorno: i mastelli saranno lasciati di notte, la raccolta sarà fatta tra mezzanotte e le 5 ed entro le 8 del mattino i mastelli dovranno essere recuperati.
IL DOCENTE A fare un pessimo quadro ci ha pensato il docente universitario di Ingegneria ambientale Aldo Muntoni, che si occupa del Piano rifiuti della Regione: «Quando un forno è spento, il secco resta fermo. Da Cagliari arriva un secco pessimo, con molto umido, e per questo va trattato con un ulteriore aggravio dei costi della Tari».
Tra gli spunti arrivati dal sindaco Massimo Zedda quello di arrivare alla gestione comune della raccolta dei rifiuti in tutta la città metropolitana e quello, nel piccolo di ridurre i rifiuti in partenza, evitando il consumo di piatti, bicchieri e bottiglie di plastica. Il nuovo appalto prevede anche la pulizia di tutte le strade con i mezzi meccanici e i cartelli con i divieti di sosta stanno arrivando in tutta la città, in Aula è stato fatto notare che davanti al mercato di San Benedetto è stato assegnato il turno del sabato, ma il sindaco ha assicurato di aver chiesto l'immediata rimozione.
LE CRITICHE Secondo il capogruppo di Forza Italia l'obiettivo di arrivare ad alti livelli di differenziata è giusto ma la strada non è quella del porta a porta, secondo Stefano Schirru si sarebbero dovuti seguire modelli più innovativi come i cassonetti interrati e non quelli adottati dai piccoli centri dell'hinterland. Dalle opposizioni sono state sollevate tante perplessità, anche sulla scarsa qualità del supporto ai cittadini: «Al numero verde non risponde nessuno, come alle mail e anche i centri informativi spesso non sono in grado di dare risposte esaurienti», ha detto la capogruppo M5S Antonietta Martinez.
LA MAGGIORANZA Per il capogruppo Pd la riduzione della Tari è stato il primo risultato concreto del nuovo bando, Fabrizio Rodin ha sottolineato che nelle zone dove è già partito il porta a porta non si sono registrati disservizi e ha ammesso che problemi e disguidi ce ne saranno, ma saranno risolti in corsa. LE BARRIERE Piergiorgio Massidda ha sollevato dubbi sulle barriere architettoniche che potrebbero essere create dai rifiuti in molti marciapiedi della città, contestando anche il modo in cui è organizzato il sistema con un bando rigidissimo e lungo. Nel difendere la strada intrapresa dall'amministrazione il consigliere Pd Fabrizio Marcello ha ricordato che il Comune deve pagare 5,5 milioni per la mancata differenziata dal 2005 al 2010 e altri 360 mila euro di penale all'anno dal 2010 al 2018.
Marcello Zasso