Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Poetto, un mare di alghe L'esperto: «La posidonia protegge la spiaggia dall'erosione»

Fonte: L'Unione Sarda
23 aprile 2018

Folla di bagnanti sull'arenile. L'assessora Medda: interverremo solo in casi estremi

Poetto, un mare di alghe L'esperto: «La posidonia protegge la spiaggia dall'erosione» 

 

Sono arrivate con l'ultima mareggiata, invadendo la spiaggia dallo stabilimento D'Aquila sino a Marina Piccola. Le alghe hanno fatto la loro comparsa in grande stile alla prima fermata del Poetto proprio in coincidenza con l'inizio della bella stagione. Certo, è la natura. Il ciclo delle correnti marine. Lo spettacolo però non è dei migliori: i cumuli di posidonia hanno infatti ricoperto per metà l'arenile, creando sulla battigia un muro alto quasi un metro. i turisti- ancora pochi, in verità - ci passeggiano sopra un po' perplessi («ma è sempre così?» chiede una ragazza spagnola), mentre la maggior parte dei cagliaritani evita quel tappeto scuro e morbido in cui i piedi affondano come nelle sabbie mobili.
NIENTE RUSPE Dal vicino stabilimento della Sella del Diavolo non sembrano però preoccupati. «Succede tutti gli anni - spiegano le due bariste -, le alghe in questo periodo della stagione sono la normalità. È sufficiente che arrivi un'altra mareggiata e la gran parte sarà portata via. Succederà anche stavolta, basta aspettare». Di certo non potranno essere usate le ruspe per rimuoverle, come spesso accaduto anche nel recente passato. Il regolamento comunale lo vieta. Ma anche il buonsenso. «La presenza della posidonia è importante perché protegge la spiaggia, l'uso di mezzi meccanici come ruspe e trattori per eliminarla non solo cambia la forma dell'arenile ma è anche la principale causa della sua erosione», spiega Sandro Demuro, docente di Morfodinamica e conservazione dei litorali all'Università di Cagliari che studia da anni il dna geologico del Poetto ed è uno degli ideatori del progetto Neptune, una rete di monitoraggio delle correnti e dei fondali marini del Golfo degli Angeli. Insomma, quel tappeto scuro non sarà bello da vedere, ma garantisce che il vento e gli altri agenti atmosferici non portino via i granelli di sabbia peggiorando una situazione già grave (da Marina Piccola al Marino la spiaggia è ormai tornata alle dimensioni della fine degli anni '90, quando si mise in cantiere la criticatissima operazione ripascimento realizzata nel 2002). «A ripulire l'arenile ci penserà il mare oppure il maestrale quando la posidonia si seccherà», conclude l'esperto.
L'ASSESSORA L'assessora comunale Claudia Medda ribadisce il concetto: «Ci atterremo alle disposizioni regionali per la gestione della posidonia, che consideriamo parte integrante dell'ecosistema costiero e naturale difesa dai fenomeni di erosione». Dunque non si interverrà se non in casi estremi e non certo legati a questioni estetiche: «Anche lo scorso anno abbiamo fatto pulizia prevalentemente manuale - sono le parole dell'assessora -. Dal mese di maggio la pulizia della spiaggia sarà quotidiana ma non rimuoveremo la posidonia se non per comprovate ragioni di carattere igienico - sanitario».
I BAGNINI Intanto l'amministrazione comunale si sta muovendo per garantire la sicurezza al Poetto durante la stagione estiva. Il 14 marzo è stato infatti pubblicato il bando da parte del Servizio di protezione civile, in scadenza il 28 aprile, per vagliare le manifestazione d'interesse per l'affidamento del servizio di salvamento a mare. È prevista, come lo scorso anno, l'istituzione di quattro postazioni di bagnini nei tratti di spiaggia libera del Poetto e di Calamosca. La durata dell'appalto è di 90 giorni con decorrenza dal 15 giugno e il servizio dovrà essere garantito dalle 9 alle 19. La spesa prevista è di circa 50mila euro.
Massimo Ledda