Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il nuovo stadio? Si farà a Sant'Elia

Fonte: L'Unione Sarda
3 luglio 2009

La novità. Bocciato il suggerimento della Regione che aveva proposto al sindaco una collocazione fuori dalla città

L'annuncio di Floris e Cellino: «Ci incontreremo presto»

Un primo vertice è saltato la settimana scorsa a causa di un'incomprensione. Ora il primo cittadino e il massimo dirigente rossoblù si dicono pronti a superare i contrasti e a risolvere la questione.
Sarà la volta buona? Dopo un'altra settimana di tensione e incomprensioni ieri sembra essere arrivata una svolta. Con due dichiarazioni distinte, infatti, il sindaco Emilio Floris e il presidente del Cagliari Massimo Cellino hanno assicurato di aver superato le divergenze che li hanno opposti in quest'ultimo anno e di essere pronti a varare il progetto per la costruzione del nuovo Sant'Elia. Una novità per certi versi clamorosa, visto che a fine giugno (lontano dai riflettori) un altro fraintendimento aveva rischiato di mandare a monte il paziente riavvicinamento delle ultime settimane, favorito da una nutrita squadra di mediatori.
SANT'ELIA È così morta sul nascere, soprattutto per volontà dello stesso Floris, l'ipotesi messa in campo dall'assessore regionale all'Urbanistica Gabriele Asunis: «Nel corso di un vertice col sindaco non nego di aver proposto un'alternativa - dice - perché ritengo che lo stadio potesse trovare una migliora collocazione in un'area extra-urbana». Magari nella piana di San Lorenzo, a un passo dalla 131, per lasciar spazio a servizi e strutture nell'area che oggi ospita l'impianto? Un'ipotesi bocciata sul nascere dal primo cittadino, che ieri è stato (per la prima volta, su questo argomento) nettissimo: «Lo stadio, così come è previsto dal Puc, vogliamo che resti a Sant'Elia. E sono disponibile a incontrare il presidente Cellino per capire se è pronto a partire con il suo progetto anche in tempi brevi - rivela - da questo vertice a quattr'occhi sono certo che scaturirà un immediato confronto tra i nostri tecnici e quelli dell'amministrazione, per individuare i termini dell'accordo da mettere in campo».
LA SOCIETÀ Una posizione, pur con diverse sfumature, che è la stessa espressa dal massimo dirigente rossoblù, che pure non nega i recenti dissidi con l'amministrazione: «Ma non ho niente di personale nei confronti di Floris - assicura - sono pronto ad andare a cena con lui anche domani. Voglio chiarire che la mia battaglia è nell'esclusivo interesse della società e della città. Credo che lui condivida con me questo intendimento. Pertanto se ora ci sono le condizioni posso solo dichiararmi soddisfatto. Lo incontrerò presto, magari lontano dai riflettori della stampa, per poi lasciare spazio ai nostri progettisti e ai tecnici del Comune».
PROBLEMI Eppure i bene informati assicurano che l'incontro decisivo per sbloccare la questione del nuovo stadio (Cellino vorrebbe realizzare la Karalis Arena, impianto da 25 mila posti a sedere, sulle ceneri del vecchio Sant'Elia, che verrebbe demolito) si sarebbe dovuto tenere in gran segreto già una settimana fa ma sarebbe saltato all'ultimo momento proprio a causa di una nuova incomprensione tra i due, forse sulla sede che avrebbe dovuto ospitarlo. La novità è che potrebbe tenersi in una sede istituzionale, ancora in maniera riservata. Proprio perché i due attuali contendenti, protagonisti di un'antica amicizia incrinata dai recenti dissidi sullo stadio, possano confrontarsi a tutto campo e su un terreno neutro, alla ricerca di un accordo che i tifosi attendono da anni.
ANTHONY MURONI

03/07/2009