Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Centro sociale, si chiude L'associazione degli anziani in cerca di una sede

Fonte: L'Unione Sarda
16 aprile 2018

VIA BOITO.

L'edificio sarà demolito per costruire quaranta alloggi

Centro sociale, si chiude L'associazione degli anziani in cerca di una sede 

Il centro di aggregazione sociale di via Boito ha i giorni contati. La palazzina che lo ospita dagli inizi del Duemila, un caseggiato tra via Donizetti e via Rossini dove un tempo c'erano gli uffici della Circoscrizione, sarà rasa al suolo: al suo posto saranno costruiti 40 alloggi. Un epilogo annunciato da anni ma fino a oggi rinviato per dare un po' di respiro all'associazione degli anziani che negli ultimi 15 anni ha tenuto vivo il centro sociale e che senza quel rifugio si sarebbe trovata per strada.

LO SFRATTO Di fatto l'associazione “Ancora giovani” non ha ancora una nuova sede ma l'agguerrito presidente ottantaquattrenne, Albino Foti, rassicura i soci. «Il Comune, come indicato in una raccomandata del 2017, ci dovrebbe concedere provvisoriamente i locali di via Salvemini, dove è iniziata la nostra attività: ci accontenteremo di tre giorni alla settimana anche se noi speravamo in una maggiore disponibilità. Intanto abbiamo fatto domanda per partecipare ai bandi per l'assegnazione delle sedi alle associazioni. Ci siamo da 20 anni e per centinaia di anziani, vedovi e vedove soli, siamo ormai un punto di riferimento: qui vengono i residenti di tanti quartieri, San Benedetto, Genneruxi, Cep». Soci che si sono sempre autofinanziati per ballare nel weekend, giocare a carte e a tombola o abbellire la sede di via Boito.

IL COMUNE «Una presenza che ha fatto comodo anche al Comune, considerato il servizio reso agli anziani», sottolinea l'ex presidente della Circoscrizione IV, Alessandro Sorgia. «Un'altra sede si sarebbe già dovuta trovare». Dal canto suo l'assessore alle Politiche sociali Ferdinando Secchi assicura il suo «impegno nel valutare eventuali sistemazioni anche con altre associazioni». In attesa del bando, dal quale non si può prescindere. E fatta salva la soluzione temporanea di via Castiglione, prospettata dal Comune. «Il preavviso di sgombero risale a 4 anni fa, l'impresa deve iniziare i lavori», ricorda la vice sindaca Luisa Anna Marras, assessora al Patrimonio. «Dobbiamo riqualificare l'area con un progetto sostenuto dalla Regione e da noi cofinanziato: 40 alloggi di edilizia convenzionata per chi non ha un reddito così elevato da acquistare a prezzi di mercato. Un po' di sollievo per chi cerca casa».