Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Ridurre l'orario e le dimensioni dell'area pedonale»

Fonte: L'Unione Sarda
6 luglio 2009

Il Lido. Sergio Porcedda


«La pedonalizzazione sino all'ospedale marino dalle otto di sera alle sei del mattino? Mi sembra un'esagerazione, sia nelle dimensioni che nell'orario. Anzi, sono contrario, e sa perché? Perché noi imprenditori investiamo in ristoranti sul mare, prendiamo gli chef bravi, ma se poi la gente deve parcheggiare a un chilometro di distanza ci perdiamo tutti».
Sergio Porcedda, amministratore dello stabilimento Il Lido, contesta la decisione del Comune di vietare alle auto gran parte del Lungomare. E non perché sia culturalmente contrario alle ztl («abito in centro, sento i discorsi degli innamorati, capisco che i centri storici debbano vivere»), ma perché «frequento il Poetto da almeno quarant'anni e non ho mai visto la gente passeggiare sino all'ospedale Marino». Eppoi, aggiunge, «la ztl secondo me andrebbe attuata dalle 23, non dalle 20. Più o meno come succede in Castello, dove funziona benissimo».
Porcedda afferma di non essere stato consultato in proposito («ma non lo dico polemicamente, conosco l'assessore e lo stimo»). Certo - chiarisce - «se avessi potuto esprimere un parere avrei proposto alcune modifiche: avrei osservato, ad esempio, che i cagliaritani non amano parcheggiare lontano dai luoghi da raggiungere. Io dico sì alla pedonalizzazione perché ritengo giusto che la vita notturna d'estate si sviluppi nel lungomare, se si ha la fortuna di averlo. A maggior ragione oggi che siamo riusciti a portare i turisti con i voli low cost e con le navi da crociera. Ma la ztl, con questi orari, rischia di essere deleteria per tutti».
Porcedda è esasperato, ma soprattutto per altre ragioni: «Ogni anno investiamo centinaia di migliaia di euro per tenere tutto a norma. Abbiamo responsabili per il food e beverage , per la spiaggia, la discoteca, il bar. Eppure non passa giorno in cui non ci siano blitz dei Nas, della Guardia di finanza, dell'ispettorato del lavoro. Siamo sotto processo per avere superato di pochissimo il limite di decibel in discoteca e pochi giorni fa siamo stati multati perché nel recipiente dei rifiuti umidi hanno trovato alcune cose secche messe per errore. Basta ostacoli, basta invidie: chiediamo solo che ci facciano lavorare serenamente». (f. ma.)

04/07/2009