Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Meningite: a Cagliari c'è un focolaio, ma nessuna epidemia

Fonte: La Nuova Sardegna
28 marzo 2018

Meningite: a Cagliari c'è un focolaio, ma nessuna epidemia
Due discoteche chiuse per "carenze igienico sanitarie di carattere generale". L'infettivologo Paolo Castiglia: "I numeri non sono cresciuti rispetto a 20 anni fa quando cominciò la vaccinazione". L'assessore Luigi Arru: "Stiamo adottando le misure necessarie"

CAGLIARI. Otto casi di meningite negli ultimi tre mesi in Sardegna e due morti. Ma secondo lo staff dell'unità di crisi sanitaria contro la patologia non si tratta di epidemia: profilassi e vaccinazione continueranno a riguardare solo i contatti stretti. Per ora rimane il focolaio accertato a Cagliari e provincia.


Due nuovi casi di meningite B: la Regione costituisce l'unità di crisi
I numeri non autorizzano a parlare di epidemia ma la situazione va costantemente monitorata. Vertice all'assessorato regionale alla Sanità con i responsabili delle strutture sanitarie

Per quanto riguarda la donna di 38 anni ricoverata ieri all'ospedale Santissima Trinità del capoluogo, è escluso che si tratti di meningite. Il punto sulla situazione è stato fatto questa mattina dall'assessorato regionale della Sanità incontrando i giornalisti. È emerso che in questo primo periodo dell'anno, in concomitanza con la registrazione dei primi casi, sono state chiuse due discoteche, l'Fbi di Quartu, ora in regola e già riaperta ma sotto sorveglianza, e il Cocò di Cagliari perché, spiega la Assl, sono state rilevate carenze igienico sanitarie «di carattere generale».
«Solo una concomitanza, il problema non sono le discoteche o i locali in sé, ma l'eventuale sovraffollamento e i comportamenti a rischio», precisa Giorgio Steri, direttore del Servizi di igiene pubblica dell'azienda sanitaria. È emerso anche che uno degli ultimi giovani colpiti dalla meningite - il particolare è stato svelato da Paolo Castiglia, esperto di malattie infettive, ordinario all'Università di Sassari - abbia rifiutato la profilassi proposta dopo essere stato a contatto con una persona già malata.