Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Metropolitana, sindaci contro

Fonte: L'Unione Sarda
26 marzo 2018

LA POLEMICA. L'assessore di Monserrato Asunis: «Ma il capoluogo non ha mai sollevato eccezioni»

 

 

Sul tracciato anche iI Comune di Quartucciu si schiera con Zedda 

 

 

Altro che ramoscelli d'ulivo in segno di pace. L'intervento del sindaco Massimo Zedda sulla metropolitana di superficie durante la convention di Campo progressista ha avuto l'effetto di una bomba. «È il più grande progetto di speculazione edilizia in corso a Cagliari. Il tracciato deve servire il territorio, non gli interessi di chi costruirà. La metro deve andare dalla gente, non il contrario». Sono i concetti principali esposti sabato al Teatro Massimo, che hanno scatenato il pandemonio. Anche perché Zedda ha fatto riferimento, neanche tanto velatamente, a una sorta di cupola mafiosa che controllerebbe la torta da milioni di euro. Frasi che andrebbero declinate al terzo piano del Palazzo di giustizia.
L'ARST Chicco Porcu, 57 anni, da ottobre è l'amministratore unico dell'Arst, l'ente regionale trasporti gestore della metropolitana di superficie. Zedda non lo ha mai nascosto: la metro deve essere controllata dal Ctm. «Quello che conta per gli utenti non è l'operatore unico, ma il coordinamento operativo e commerciale dei servizi. In tutto il mondo a valle di un soggetto unico - che governa e pianifica il sistema di trasporto pubblico - ci sono una pluralità di operatori che realizzano i servizi nell'ambito di una rete unitaria per gli utenti». I percorsi sono stati decisi in funzione delle speculazioni? «Ciascuno ha avuto la possibilità di indicare le proprie priorità. Il percorso è stato sottoscritto da tutti, compreso il Comune di Cagliari rappresentato ai massimi livelli». Zedda parla di binari morti e di scarsa sostenibilità economica. «Nel progetto complessivo è prevista un'estensione di oltre 40 Km con circa 400 milioni di euro di investimenti per chiudere tutti gli anelli in direzione ospedali, Sestu, l'anello Ovest dal Policlinico a piazza Matteotti, la direttrice Poetto. Nessun binario morto, ma una rete di livello europeo». Oggi alle 14 Chicco Porcu incontrerà il sindaco a Palazzo Bacaredda per discutere la questione.
LE CRITICITÀ «Il percorso della metro massacra il territorio dal punto di vista urbanistico e ambientale e non passa nel centro del paese». Il sindaco di Quartucciu Pietro Pisu sposa in pieno la linea di Zedda. «Con queste condizioni il Puc che autorizza la realizzazione del percorso non verrà mai modificato. Ho chiesto un incontro a Regione e Arst ma sino a oggi non hanno risposto».
PERCORSO TORTUOSO Italo Meloni, docente di Trasporti all'Università si schiera con il sindaco. «Il tracciato dal punto di vista trasportistico è tortuoso e suscita molte perplessità. L'itinerario non è stato studiato dal punto di vista funzionale: da Quartu a piazza Repubblica 15 fermate. Troppe, chiaro che i quartesi preferiscono utilizzare l'auto o le linee del Ctm 30 o 31».
L'INTERROGAZIONE «La Giunta regionale deve dare chiarimenti immediati, spiegando nel dettaglio le valutazioni anche di carattere tecnico trasportistico che ne sono alla base». Lo ha scritto in un'interrogazione il consigliere regionale dei Riformatori Michele Cossa. «Perché sono stati scelti i tracciati sinora approvati? Sulla base di quali elementi oggettivi - a partire dalla effettiva domanda di trasporto - si è data priorità alla realizzazione di determinati progetti rispetto ad altri? Chi coordina le decisioni dei Comuni coinvolti?».
I PERCORSI Per il sindaco uno degli ispiratori di questi percorsi è l'attuale assessore all'Urbanistica del Comune di Monserrato Gabriele Asunis. «Le aree sulle quali passa il tracciato sono state condivise da tutti i Comuni», afferma Asunis che è stato anche assessore regionale agli Enti locali. «Il Comune di Cagliari non ha mai sollevato eccezioni». Zedda parla di speculazioni. «I treni passano dove c'è la gente e dove ci sono gli spazi fisici. In alcune strade passano a malapena le auto».
Andrea Artizzu