Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

L'Accademia costretta a girovagare: trasferte anche a Elini Il rugby cerca casa Un campo nuovo a San

Fonte: L'Unione Sarda
20 marzo 2018

L'Accademia costretta a girovagare: trasferte anche a Elini Il rugby cerca casa Un campo nuovo a Sant'Avendrace? Forse


Un campo non può essere ingrandito perché è al confine tra due Comuni, un altro sarà, eventualmente, realizzato solo quando partiranno gli interventi di riqualificazione di Sant'Avendrace. Ostacoli burocratici che portano a un solo risultato. «A Cagliari», sospira Vincenzo Mascia, presidente dell'Accademia Rugby, «non c'è un campo dove si possa praticare il nostro sport».
I PROBLEMI E così la disciplina della palla ovale stenta a decollare in città. «Siamo costretti», prosegue Mascia, «a fare i salti mortali. Grazie alla disponibilità dei dirigenti, utilizziamo il campo della Union Rugby a Monserrato. E, spesso, siamo costretti a trasferirci a Villasor e, addirittura, a Elini. Facile immaginare quanto costino tutti questi spostamenti». Non solo. «Quella del rugby mondiale è una comunità molto unita: potremmo portare qui irlandesi e sudafricani in grado di farci fare il salto di qualità. Ma come possiamo portarli se non abbiamo neanche un campo?».
IL PARADOSSO Il campo, in realtà, ci sarebbe anche: quello di Monserrato dove si allena la Union. Ma il confine tra il Comune dell'hinterland e Cagliari passa proprio in quello spazio. Nessuna delle due amministrazioni può effettuare un intervento organico. «In passato», interviene Yuri Marcialis, assessore allo Sport, «abbiamo parlato con Monserrato della possibilità di fare una permuta di spazi, in modo che tutto il campo ricadesse su Cagliari. Ma la trattativa si è arenata». Un peccato: se il campo fosse nella disponibilità del Comune, si potrebbe accedere al credito sportivo ed effettuare un intervento di rifacimento.
IL FUTURO Impraticabile o quasi quella strada, la riqualificazione di Sant'Avendrace apre nuove prospettive. Una parte dei 18 milioni di euro stanziati saranno destinati alla “realizzazione di un parco sportivo ed educativo nell'area compresa tra il parco ferroviario e la laguna di Santa Gilla”. E lì potrebbe nascere il futuro stadio per il rugby. «Che, però», puntualizza Marcialis, «non possiamo realizzare noi. Ma la società che lo vuole costruire ha una serie di strumenti per farlo: c'è il credito sportivo, c'è la legge sugli stadi e ci sono i project financing». Una buona notizia, comunque, già c'è. «Due delle aree sono già destinate al baseball e al rugby».
Marcello Cocco