Rassegna Stampa

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Divieti di sosta selvaggi a Cagliari: “Disagi per commercianti e residenti”

Fonte: web Castedduonline.it
16 marzo 2018

 

 


Di Redazione Cagliari Online  15 marzo 2018


 


Continuano i divieti di sosta a “pioggia e selvaggi” nemici dei commercianti e dei residenti in città.

“Questa è la situazione oggi 15/03/18 di fronte al mercato di San Benedetto, divieti di sosta dal 12/02 al 28/02 – 2018. Nonostante il divieto sia cessato i cartelli campeggiano dimenticati, distogliendo gli automobilisti dalla sosta.

A fronte di questo divieto i lavori hanno interessato la strada per una sola mezza giornata e si sono sovrapposti ad un’altra pioggia di divieti nelle strade circostanti che andavano dal 26/02 al 02/03 – 2018 per altri modestissimi interventi stradali.

Altri divieti si prevedono a breve per il rifacimento della segnaletica orizzontale.

La città negli ultimi tempi è stata puntellata da divieti di sosta per la pulizia delle strade che, per come sono stati pianificati, hanno creato un vero e proprio percorso ad ostacoli per i cittadini.

L’amministrazione dovrebbe capire che dietro le vetrine ci sono delle persone che si trovano in grave difficoltà e un solo parcheggio in più può essere vitale per l’economia di un’attività commerciale.

L’unico strumento a mia disposizione per contrastare questa superficialità di gestione sono le

interrogazioni in aula, unitamente alle quali generalmente affianco una parte propositiva, la quale in questo caso prevede che:

i divieti di sosta vengano calibrati in funzione del protrarsi dei lavori e dei tratti di strada realmente interessati.
gli interventi di taglio, bitumazione e tracciamento della segnaletica orizzontale vengano programmati e realizzati in rapida successione all’interno di un unico divieto di sosta e non in tre momenti diversi.
i lavori che determinano un sacrificio delle aree di sosta, in prossimità delle aree commerciali e particolarmente carenti di parcheggi, vengano svolti la Domenica e nei primi giorni della settimana Lunedì e Martedì, in modo da incidere il meno possibile sulla frequentazione e la vivibilità delle zone interessate.
La situazione è imbarazzante perché nonostante le ampie rassicurazioni pervenute in occasione delle precedenti interrogazioni, per adesso non si vedono segnali incoraggianti.