Rassegna Stampa

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Fadda: “Col nuovo forno a San Michele più cremazioni e addio disagi”

Fonte: web Castedduonline.it
16 marzo 2018

 


 


Di Redazione Cagliari Online  15 marzo 2018


L’assessore cagliaritano replica al post di Torelli che ieri aveva raccontato di esser stato costretto a cremare la salma della madre a OIbia


“Col nuovo forno del cimitero di san Michele elimineremo i disagi per tutti i cittadini dell’area metropolitana e non solo”. È la replica di Danilo Fadda, assessore agli Affari generali, a Flavio Torelli,  che ieri ha denunciato in un post su facebook, (ripreso da questa testata on line), raccontando la propria disavventura, che il forno crematorio del Cimitero di San Michele è riservato esclusivamente alle salme dei residenti.

“Il Regolamento sul Servizio mortuario e dei cimiteri del Comune di Cagliari vigente prevede espressamente all’art.49 la possibilità di accogliere salme per la cremazione provenienti da altri comuni. Per ragioni di carattere prettamente tecniche legate alla funzionalità dell’impianto crematorio in uso, attualmente le cremazioni vengono effettuate 4 giorni la settimana con circa tre salme alla volta. Pertanto, quando la richiesta è superiore alla capacità ricettiva del forno crematorio, vengono contingentati gli ingressi e purtroppo capita, talvolta, che siano anche i cittadini cagliaritani a doversi recare per la cremazione dei propri cari presso altri impianti. Il Comune di Cagliari, per ovviare a queste difficoltà, ha deciso di affiancare al forno esistente un nuovo impianto, tecnologicamente all’avanguardia, che consentirà di cremare un numero rilevante di salme e di soddisfare le esigenze di tutti i Comuni dell’area metropolitana e dell’intero Sud Sardegna A seguito dell’approvazione da parte del Consiglio comunale della pubblica utilità dell’opera, gli uffici hanno predisposto gli atti di gara la cui pubblicazione è imminente. Entro qualche mese, dunque, i forni funzionanti saranno due col preciso obiettivo di eliminare i disagi e i costi aggiuntivi per tutti i cittadini dell’area metropolitana e non solo”.