Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Cagliari come Gerusalemme: Via crucis nelle vie del centro

Fonte: L'Unione Sarda
15 marzo 2018

Riprende domani una tradizione nata nel 1933 ma interrotta dopo la guerra

 

 

Murate da quasi un secolo, sulle facciate di chiese e palazzi del centro storico , le quattordici stazioni dell'antica “Via Crucis Kalaritana” riemergono da incuria e indifferenza che fino a oggi le aveva avvolte assieme alla fuliggine e ai fumi di scarico.
ARTIGIANO PER HOBBY Si deve a Merisalvo Acciaro, cagliaritano verace e artigiano per passione, innamorato della memoria e della cultura cittadine, se le quattordici formelle in ghisa (a eccezione della terza stazione, andata perduta) sono state ripulite e riportate all'originaria bellezza. Da Marina e Villanova, da Stampace a Castello, compongono una "Via dolorosa" che, così come avviene a Gerusalemme, si snoda per le strade, i vicoli, le salite delle antiche contrade.
CAMMINO DI FEDE E ARTE Domani sera alle 20,30, nel primo dei tre venerdì che precedono la Pasqua, dalla chiesa di Santa Rosalia (capolinea di partenza e di arrivo), dietro la grande croce, partirà questa inedita Via dolorosa. Un “cammino urbano” contrassegnato dalla preghiera e della meditazione sulla Passione del Cristo ma capace di coniugare aspetti culturali, paesaggistici e artistici ad ognuna delle 14 stazioni.
DIETRO LA CROCE Si parte dalla parte alta di Marina, in via Torino. Da Santa Rosalia alla vicina parrocchiale di San Giacomo a Villanova con la quarta e quinta stazione a san Cesello e san Mauro. Inizia la salita al Castello con soste all'ex Conservatorio della Provvidenza, in piazza Palazzo, Santa Croce e san Giuseppe, sotto la Torre dell'Elefante. Da qui si scende a Stampace passando per le Monache Cappuccine per l'undicesima stazione (l'unica ricostruita) a Sant'Anna. Si ritorna a Marina con le ultime due soste a sant'Agostino e al Santo Sepolcro per risalire e chiudere ancora a santa Rosalia.
PAGINA DI STORIA Fu monsignor Ernesto Maria Piovella - arcivescovo di Cagliari dal 1920 al 1949 - particolarmente devoto della pia pratica della "Via crucis", a promuovere l'installazione delle stazioni per onorare e celebrare, in quel 1933, il diciannovesimo centenario della Morte di Gesù, anno giubilare straordinario indetto da Papa Pio XI. Due stazioni andarono distrutte sotto le bombe del '43, le altre sono giunte fino a oggi. Patrimonio di una città che altrimenti rischiava di perdere un pezzo importante della sua memoria storica.
VERSO LA PASQUA Con questa antica via crucis si entra in pieno nel clima pasquale: la prossima è la settimana “di passione” quindi sarà Settimana Santa con le storiche confraternite registe di riti e processioni che si tramandano da secoli con intatta suggestione e corale partecipazione.
Paolo Matta