Guerra alla burocrazia, pronti nuovi tagli
La Regione presenta il disegno di legge per ridurre il numero delle norme: trecento già eliminate
CAGLIARI. La burocrazia è uno dei mostri peggiori: da sempre terrorizza chiunque ci abbia a che fare. «Semplificare è una delle operazioni più complicate al mondo», ha esordito il governatore Francesco Pigliaru, nel presentare la seconda campagna di disboscamento delle mille e una procedure che non servono più a nulla, complicano la vita, ma sono ancora difficili da sradicare. La prima campagna è andata bene dal 2016 a oggi ed è cominciata con l’apertura dell’ufficio unico per le imprese, il Suap, poi diventato competente anche per l’edilizia e infatti ora si chiama Suape. Poi c’è stata, sempre due anni fa, la Taglialeggi, con 300 norme, quelle dal 1949 al 1969, cestinate, erano ormai inutili, e sta per arrivare un nuovo colpo di ruspa. A giugno la giunta approverà la Taglialeggi numero due, che si porterà via un altro decennio di assurda burocrazia, quello dal 1970 al 1980. «È in atto una grandissima guerra contro la cartaccia – ha sottolineato il presidente – ma qualche battaglia l’abbiamo già vinta». A tirare le somme è stata l’assessora all’industria Maria Grazia Piras: «La svolta è cominciata due anni fa e da subito abbiamo messo in campo una vera rivoluzione e gli effetti sono stati immediati». Appena è stato aperto l’ufficio unico le domande per avviare le imprese hanno avuto un aumento vertiginoso: da 40mila a 80mila. «Col passare dei mesi, abbiamo restituito un bel po’ fiducia ai cittadini e alle imprese, che si sono sentiti meno oppressi da un’infinita di leggi, norme e decreti. A tutti abbiamo evitato un calvario, come ad esempio dover correre da un ufficio all’altro per una licenza commerciale». Con l’apertura del Suap anche all’edilizia, nel 2017, a respirare di nuovo sono stati anche i proprietari di casa alle prese, compresi quelli alle prese con la più semplice delle ristrutturazioni: allargare una finestra. «È proprio cambiato il rapporto fra la pubblica amministrazione e quella che i burocrati chiamano utenza», ha aggiunto l’assessora. Ad esempio grazie all’autocertificazione, che ha coperto quasi il 90 per cento delle pratiche, «abbiamo dimostrato e confermato di aver fiducia nella buona fede di cittadini e imprese, ed è stato un successo». Poi l’informatica ha fatto il resto e molte mezzemaniche sono state costrette ad arrendersi. Un dato su tutti: il sito Sardegnaimpresa, dove c’è tutto quello che bisogna sapere e poi fare per aprire negozi e avviare le imprese, in un anno è stato visitato da quasi otto milioni e mezzo di utenti. La semplificazione è stata straordinaria – ha aggiunto l’assessore all’urbanistica Cristiano Erriu – soprattutto nell’edilizia: «Tutti i tempi di risposta oggi sono dimezzati anche per le complicate richieste di sanatoria e con l’introduzione del silenzio-assenso sono state azzerate gran parte delle incombenze che pesavano sugli uffici». Ma fermarsi non si può ed ecco allora la fase due del disboscamento ancora nell’edilizia, con la velocizzazione anche delle varianti ai progetti iniziali, e nella sanità. Sulla seconda è stato l’assessore Luigi Arru a spiegare quello che accadrà: «Da maggio tutte le autorizzazioni per le strutture sanitarie private, dalla realizzazione all’accreditamento, rientreranno anche quelle fra le competenze del Suape e potranno essere ottenute con la presentazione di un’unica pratica». Ancora: sarà pari a zero l’attesa per aprire una struttura di ricovero destinata agli anziani, «perché il parere degli uffici sarà comunque sempre positivo salvo i successivi e sempre possibili controlli sul campo». Una spallata arriverà poi anche a luglio con la Taglialeggi bis. Quanti e quali altri «colli di
bottiglia» salteranno è stato già deciso, ma fino al 31 marzo i cittadini potranno suggerire diverse sforbiciate in più. Dove vanno imbucati? Nel sito della Regione Sardegna più semplice, che ha uno slogan da favola: «La semplificazione si può fare, con il tuo aiuto». (ua)